Torah per sempre/I libri sacri: differenze tra le versioni

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=== Filone, Mosé e i Libri Ancestrali ===
Gli scritti di Filone d'Alessandria sono meglio conservati di quelli di altri esponenti filosofici dell'ebraismo nel mondo ellenistico. Nel suo secondo trattato sulla ''Vita di Mosè'', spiega a lungo l'eccellenza di Mosè come Re-filosofo, legislatore, sommo sacerdote e profeta. In gran parte del trattato Filone scrive come se queste "eccellenze" fossero realizzazioni personali di Mosè. Per esempio: "Il successivo passo necessario era che le persone più adatte fossero scelte come sacerdoti... Di conseguenza, egli scelse tra tutti suo fratello come sommo sacerdote per i suoi meriti e nominò i figli di suo fratello come sacerdoti..."<ref>Filone, ''De Vita Mosis'', II.141-142.</ref> Ciò fa supporre come se la scelta del sacerdozio aronnide fosse fatta su iniziativa di Mosè. Analogamente, le leggi sono presentate come fossero istituite da Mosè. Da ciò si può concludere che Filone credesse che Mosè era l'autore originale di gran parte del contenuto dei "suoi" Cinque Libri, posizione che si scontra con la dottrina rabbinica formulata un secolo o due dopo.
 
Tuttavia, quando Filone espone la quarta qualità di Mosè, quella di profeta, ne emerge un quadro differente. La profezia era necessaria affinché, attraverso la provvidenza di Dio, Mosè potesse scoprire ciò che non poteva afferrare col ragionamento.<ref>Filone, ''De Vita Mosis'', II.6.</ref> Tutte le cose scritte nei libri sacri, dice Filone, sono oracoli (''chrēsmoi'') dati suo tramite (''di`autou—sc.'' Mosè).<ref>Filone, ''De Vita Mosis'', II.188.</ref> Questi "oracoli" rientrano in tre categorie:
 
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== ''Conclusione'' ==