Torah per sempre/Rivelazione: differenze tra le versioni

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I [[w:Samaritani|Samaritani]] andarono oltre; accettarono ''solo'' la Torah di Mosè come Sacra Scrittura.<ref>Il ''Libro di Giosuè'' samaritano è del XIV secolo e quindi non riguarda questa discussione.</ref> I biblisti ne hanno dedotto che gli altri libri non furono accettati come scritture se non dopo lo scisma dei Samaritani;<ref>Leiman, ''Canonization of Hebrew Scripture'', p. 17.</ref> ciò non convince, poiché poteva ugualmente darsi il caso che i Samaritani rigettassero in linea di principio tutte le scritture all'infuori della Torah di Mosè anche se tali scritture erano già considerate sacre dagli altri ebrei.
 
La tradizione rabbinica considera che i Profeti abbiano un più alto grado di ispirazione e quindi di autorità degli Scritti; l'ispirazione profetica è qualitativamente superiore all'ispirazione tramite lo "Dpirito Santo". Ciò spiega l'anomalia di includere libri storici come Giudici e Re tra i Profeti, mentre altri libri storici, come Cronache, sono classificati come Scritti. Non è la cronologia dei libri,e neanche la natura del loro contenuto, che determina questa classificazione, ma il grado di ispirazione a loro attribuito.
 
Nell'ambito della tradizione si dà per scontato che Dio dettò la Torah, cioè i libri da Genesi a Deuteronomio, parola per parola a Mosè. Tuttavia la Torah stessa non fa tale affermazione; normalmente si riferisce a Mosè in terza persona, e registra la sua morte e sepoltura proprio come se fosse un libro composto molto tempo dopo gli accadimenti narrati.
 
In verità, ''nessun'' libro biblico fa affermazioni di essere fatto, ''nel suo complesso'', di parole letteralmente dettate da Dio, sebbene diversi contengano proclami attribuiti a Dio. Se tali resoconti siano intesi come resoconti ''verbatim'' delle parole di Dio, o come tentativi di catturare l'ineffabile in linguaggio umano, raramente viene chiarito.
 
Qualche che sia il caso, quando l'ebraismo rabbinico ed il cristianesimo cominciarono a formarsi era ampiamente accettato che alcuni libri contenessero le parole di Dio, mentre altri no; Sundberg asserisce che nel primo secolo [[era volgare|E.V.]] le Scritture erano semplicemente una "diffusa letteratura religiosa senza confini definiti".<ref>Sundberg, ''Old Testament', p. 102. Si vedano in aggiuntya le opere di Leiman e Sundberg, Silver, ''The Story of Scripture'', e da una prospettiva cristiana, con una rassegna critica delle principali teorie, Barton, ''Holy Writings, Sacred Text'', e Sawyer, ''Sacred Language and Sacred Texts''.</ref> Il processo con cui venne fatta la selezione rimane oscura; sembra che sia stato un processo di rifiuto piuttosto che una selezione positiva, e deve essere continuata, nei circoli ebraici, almeno fino al quarto secolo.
 
== Due Torah? Scritture e rabbini ==
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== Note ==
<references/>
 
 
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