Utente:Luigi Catalani/sandbox/concetti fondamentali: differenze tra le versioni

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==Filosofia dell'informazione, etica informatica==
L’informatica è divenuta uno degli ambiti prioritari e privilegiati della ricerca filosofica e ha portato all’emergere della Filosofia dell’informazione, la quale studia il concetto di informazione, le sue dinamiche e il suo utilizzo e indaga l’impiego delle metodologie delle scienze computazionali e dell’informatica teorica nelle tradizionali indagini filosofiche. La sua metodologia è debitrice dei metodi formali, delle neuroscienze computazionali, della progettazione di software. La Filosofia dell’informazione, basata sui concetti di informazione e computazione, si occupa di investigare criticamente la natura concettuale, i principi di base, la dinamica, l’impiego delle scienze dell’informazione. L’obiettivo è produrre, tramite l’utilizzo di un metodo peculiare, una famiglia di teorie dell’informazione che possano fungere da solida base per lo sviluppo di una teoria della conoscenza: per questo è nata l’''International Association for Computing and Philosophy''.
 
La diffusione capillare delle ICT ha inoltre determinato la nascita e il rapido incremento di un nuovo ambiente, l’'''infosfera''', costituito dalla totalità dei documenti, degli agenti e delle loro operazioni e concepito come continuo, finito ma potenzialmente illimitato e immateriale. Il rapido ampliarsi dell’Infosfera ha creato nuovi problemi etici e sociali: la proprietà intellettuale, la privacy, il digital divide, l’accesso e la gestione dei documenti. La nascita e diffusione di Internet ha modificato alcuni classici problemi filosofici (come il concetto di presenza) e ne ha sollevati di nuovi, specie di natura etica ed epistemologica, quali le trasformazioni legate al telelavoro e alla formazione a distanza, gli effetti del ''big brain factor'', l’evoluzione del concetto di testo da cartaceo a digitale, il rapporto tra democrazia e sviluppo delle ICT, i problemi di privacy e di gestione delle informazioni, le violazioni del diritto d’autore, studiati dall’etica informatica.
La Filosofia dell’informazione, basata sui concetti di informazione e computazione, si occupa di investigare criticamente la natura concettuale, i principi di base, la dinamica, l’impiego delle scienze dell’informazione. L’obiettivo è produrre, tramite l’utilizzo di un metodo peculiare, una famiglia di teorie dell’informazione che possano fungere da solida base per lo sviluppo di una teoria della conoscenza: per questo è nata l’''International Association for Computing and Philosophy''.
 
L’etica informatica è una teoria etica secondo cui il modo migliore per comprendere e risolvere i problemi etici sollevati dalle tecnologie della comunicazione e dell’informazione (ICT) è adottare un approccio ambientalista, attraverso il quale tali problemi sono inseriti nell’analisi di un nuovo ambiente ecologico, l’infosfera. I nuovi problemi etici sono legati solo in parte all’uso etico degli strumenti informatici, come era già chiaro a Wiener, che nel 1950 individuò alcune questioni chiave dell’etica informatica. A partire dagli anni ‘90 del secolo scorso, l’''Information Ethics Group'' dell’università di Oxford ha iniziato a promuovere una nuova teoria etica, detta ''Information Ethics'', che si pone come rifondazione filosofica dell’etica informatica e che oggi è il modello etico dominante in etica informatica. I suoi elementi essenziali sono: l’approccio ambientalista e l’infosfera, il metodo di astrazione, l’impostazione costruzionista e minimalista.
La diffusione capillare delle ICT ha inoltre determinato la nascita e il rapido incremento di un nuovo ambiente, l’'''infosfera''', costituito dalla totalità dei documenti, degli agenti e delle loro operazioni e concepito come continuo, finito ma potenzialmente illimitato e immateriale. Il rapido ampliarsi dell’Infosfera ha creato nuovi problemi etici e sociali: la proprietà intellettuale, la privacy, il digital divide, l’accesso e la gestione dei documenti.
 
La nascita e diffusione di Internet ha modificato alcuni classici problemi filosofici (come il concetto di presenza) e ne ha sollevati di nuovi, specie di natura etica ed epistemologica, quali le trasformazioni legate al telelavoro e alla formazione a distanza, gli effetti del ''big brain factor'', l’evoluzione del concetto di testo da cartaceo a digitale, il rapporto tra democrazia e sviluppo delle ICT, i problemi di privacy e di gestione delle informazioni, le violazioni del diritto d’autore, studiati dall’etica informatica.
 
L’etica informatica è una teoria etica secondo cui il modo migliore per comprendere e risolvere i problemi etici sollevati dalle tecnologie della comunicazione e dell’informazione (ICT) è adottare un approccio ambientalista, attraverso il quale tali problemi sono inseriti nell’analisi di un nuovo ambiente ecologico, l’infosfera.
I nuovi problemi etici sono legati solo in parte all’uso etico degli strumenti informatici, come era già chiaro a Wiener, che nel 1950 individuò alcune questioni chiave dell’etica informatica.
A partire dagli anni ‘90 del secolo scorso, l’''Information Ethics Group'' dell’università di Oxford ha iniziato a promuovere una nuova teoria etica, detta ''Information Ethics'', che si pone come rifondazione filosofica dell’etica informatica e che oggi è il modello etico dominante in etica informatica. I suoi elementi essenziali sono: l’approccio ambientalista e l’infosfera, il metodo di astrazione, l’impostazione costruzionista e minimalista.
 
==Teoria della computabilità==