Storia della letteratura italiana/Postmoderno: differenze tra le versioni

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[[File:Umberto Eco 01.jpg|thumb|Umberto Eco]]
L'autore italiano di maggiore successo tra la fine del XX e l'inizio del XXI secolo è senza dubbio Umberto Eco (Alessandria 5 gennaio 1932 - Milano 19 febbraio 2016). Filosofo, massmediologo, studioso del pensiero medievale e docente di semiotica all'università di Bologna, ha partecipato al [[../Gruppo 63|Gruppo 63]] e dopo un'intensa attività di critico e saggista ha esordito in letteratura con il romanzo ''Il nome della rosa'' (1980), uno dei libri più venduti degli ultimi decenni. Il romanzo, che è valso al suo autore il Premio Strega oltre che la fama a livello mondiale, si presenta come un ''pastiche'' di generi letterari, che mescola le caratteristiche del genere giallo con quelle del romanzo storico, lo scherzo, la parodia, la riflessione erudita. Il successivo ''Il pendolo di Foucault'' (1988) propone invece un gioco artificioso sui temi della tradizione ermetica, dell'occultismo, della massoneria. In seguito ha pubblicato altri romanzi, riscuotendo sempre un buon successo di pubblico: ''L'isola del giorno prima'' (1994), ''Baudolino'' (2000), ''La misteriosa fiamma della regina Loana'' (2004), ''Il cimitero di Praga'' (2010), ''Numero Zero'' (2015). Nelle sue opere narrative Eco gioca con le possibilità combinatorie della scrittura, in un virtuosismo che prende a piene mani da vari contesti e ambiti. In questo atteggiamento però si avverte una certa freddezza, che appare come il risultato dell'indifferenza nei confronti delle capacità conoscitive della letteratura. I suoi libri sono considerati, per questo motivo, tipici esempi di letteratura postmoderna.<ref name="Ferroni1174" />
 
==Dacia Maraini==