Storia della letteratura italiana/Mario Luzi: differenze tra le versioni

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[[Immagine:Mario_Luzi.jpg|175px|right|thumb|Mario Luzi]]
'''Mario Luzi''' (Castello, [[Firenze]], [[20 ottobre]] [[1914]] - Firenze, [[28 febbraio]] [[2005]]) è stato uno dei massimi [[scrittori e poeti italiani|poeti]] [[italia|italiani]] contemporanei. In occasione del suo novantesimo compleanno era stato nominato [[Senatore a vita|senatore a vita]] della [[Italia|Repubblica italiana]].
 
==Biografia==
Nato da genitori originari della zona dell'[[Monte Amiata|Amiata]], trascorre l'infanzia a Castello, allora frazione del comune di [[Sesto Fiorentino]], frequentando i primi cicli di scuola. In seguito, si trasferisce a [[Siena]] dove rimane per tre anni e nel [[1929]] ritorna nella sua città natale e a [[Firenze]] compie gli studi liceali e universitari laureandosi in [[Letteratura francese]] con una tesi su [[Mauriac]].
 
Sono questi anni importanti per l'esordio poetico del giovane Luzi che, a Firenze, stringe amicizie coi giovani impegnati della [[cultura ermetica]], come [[Piero Bigongiari]], [[Alessandro Parronchi]], [[Carlo Bo]], [[Leone Traverso]].
 
Collabora alle riviste d'[[avanguardia]] come il "[[Frontespizio]]", "[[Campo di Marte]]", "[[Paragone]]" e "[[Letteratura]]".
 
Esce nel [[1935]] la sua prima raccolta poetica ''La barca''. Nel [[1938]] inizia l'insegnamento alle scuole superiori che lo porterà a [[Parma]], a [[San Miniato]] e infine a [[Roma]] dove lavorerà alla [[Sovrintendenza bibliografica]].
 
Pubblica nel frattempo ([[1940]]) ''Avvento notturno''.<br/> Nel [[1945]] ritorna a [[Firenze]] e in questa città insegna al Liceo Scientifico.<br/> Sono di questo periodo alcune importanti raccolte poetiche: nel [[1946]] ''Un brindisi'' e ''Quaderno gotico'', nel n. 1 di "Inventario", nel [[1952]] ''Onore del vero'', ''Principe del deserto'' e ''Studio su Mallarmé''.<br/> Nel [[1955]] gli viene assegnata la cattedra di [[Letteratura francese]] alla [[Facoltà di Scienze Politiche]] di Firenze.
 
Nel [[1963]] pubblica ''Nel magma'', nel [[1965]] ''Dal fondo delle campagne'' e nel [[1971]] ''Su fondamenti invisibili'' ai quali fa seguito ''Al fuoco della controversia'' nel [[1978]], ''Semiserie'' nel [[1979]], ''Reportage'', un poemetto seguito dal ''Taccuino di viaggio in Cina'' nel [[1985]] e nello stesso anno ''Per il battesimo dei nostri frammenti''.
 
Nel 1978, per l'opera ''Al fuoco della controversia'', gli è stato assegnato il [[Premio Viareggio]]. <br/>
Il [[1983]] vede la pubblicazione de ''La cordigliera delle Ande e altri versi tradotti''.<br/> È inoltre autore di importanti saggi e curatore di numerose antologie (tra cui ''L'idea simbolista'').<br/> Svolge ancora attività di traduttore.<br/>
Il [[14 ottobre]] [[2004]], in occasione del suo novantesimo [[compleanno]] è stato nominato [[Senatore a vita]] dal Presidente [[Carlo Azeglio Ciampi]].
 
Si spegne a [[Firenze]] pochi mesi dopo, il [[28 febbraio]] [[2005]]. Ai funerali solenni, il [[2 marzo 2005]], ha partecipato il Presidente Ciampi. Alla memoria di Luzi è stata posta una lapide nella [[basilica di Santa Croce]] di Firenze, tra le spoglie di [[Michelangelo Buonarroti]], [[Vittorio Alfieri]], [[Galileo Galilei]] e il [[cenotafio]] di [[Dante Alighieri]].
 
== Formazione e poetica==
Mario Luzi occupa un posto particolare nella famiglia dei cosiddetti ermetici e, insieme a [[Bigongiari]] e a [[Parronchi]], si può dire che costituisca il culmine dell'[[ermetismo fiorentino]].
 
La prima apparizione di Luzi avvenne alla [[Facoltà di lettere dell'Università di Firenze]] dove si inserì nell'affiatato circolo di quel momento composto da alunni e professori che si ritrovavano per parlare e discutere senza che si avvertisse la questione degli anni o della educazione.</br> Un clima serio e sereno al quale il giovane e timido Luzi partecipava.</br> Luzi viveva a quei tempi in famiglia ed era arrivato alla letteratura che aveva avuto partita vinta sulla sua prima scelta universitaria, la Facoltà di Legge.
 
La sua carriera fu quella di professore, e sopportò per lunghi anni la fatica dell'insegnamento medio prima di arrivare a quello universitario soprattutto perché il fatto di essere un poeta,anche se egli non presentava solamente libri di versi, ma numerosi saggi di [[letteratura francese]] segnati da rara e acuta intelligenza, fu per Luzi un difficile ostacolo da superare in un ambiente che aveva della cultura universitaria un concetto senza dubbio ristretto e riduttivo.
 
Il tema che domina nella poesia di Luzi è quello della celebrazione drammatica della [[autobiografia]] dove viene messo in risalto il drammatico conflitto tra un IO portato per le cose sublimi e le scene terrestri che gli vengono proposte.
 
===La prima fase===
Il primo momento della poesia di Luzi, quella più propriamente ermetica, va dagli esordi con ''La barca'' del [[1935]] fino, in modo approssimativo, a ''Quaderno gotico'' con al centro ''Avvento notturno''.
 
In questo periodo l'ideologia del poeta è improntata di [[cristianesimo toscano]] rinforzata dal recente pensiero cattolico francese, mentre, sul piano letterario, prosegue la linea "orfica" appartenente alla lirica moderna che ha come archetipo [[Mallarmé]] e che retrocede fino a [[Samuel Taylor Coleridge|Coleridge]] e al suo visionario romanticismo, senza peraltro dimenticare, anzi recuperandola, la tradizione italiana più vicina, cioè quella di [[Arturo Onofri]] e di [[Dino Campana]], e non estraneo alla lezione surrealista d'oltralpe di [[Paul Eluard]].
 
In questi termini ''Avvento notturno'' (1940) è un libro che, anche se apparentemente sembra riportarci con il suo tono al nostro [[decadentismo]] [[liberty]] di inizio secolo, contiene in verità, nella forza dei suoi [[endecasillabi]], un forte strumento che evidenzia l'influenza dei [[surrealisti]].
 
Le immagini dei paesaggi lunari, delle città spettrali, dei marmi e delle pietre preziose, degli angeli lacrimanti e delle chimere che riempiono questi versi, niente o poco hanno realmente a che fare con le immagini liberty o con la mistica di [[Onofri]], grazie all'uso di un lessico che, se pure impreziosito da suggestioni dannunziane, mantiene il nitore umanistico-toscano esaltandolo.
 
La tensione massima dei versi risulterà nella raccolta ''Un brindisi'' ([[1946]]), ma già nelle liriche datate 1940-'44 (''Quaderno gotico'') si sente una più matura esperienza di letture europee, come quelle derivate da [[Rilke]] e da [[George]], quest'ultimo, tradotto da [[Leone Traverso]], caro amico di Luzi.
 
===La seconda fase===
Il secondo e centrale momento della poesia di Luzi comprende, grosso modo, le tre raccolte [http://terresdefemmes.blogs.com/mon_weblog/2005/10/mario_luzi_prim.html ''Primizie del deserto''] ([[1952]]), ''Onore del vero'' ([[1957]]), e ''Dal fondo delle campagne'' (1965) fino a ''Su fondamenti invisibili'' ([[1971]]) nelle quali il poeta raggiunge i suoi più alti risultati.
 
Quello che prima era soprattutto atteggiamento letterario, in questi componimenti diventa vera esperienza dell'esistenza e il verso, pur non perdendo nulla della sua sensualità, acquista in tristezza e inquietudine diventando un vero verso in movimento.
 
Questa inquietudine si legge nella descrizione del paesaggio (un paesaggio aspro e tetro, perennemente corroso dal vento e visitato raramente da vuote comparse umane) e nella ricerca assillante di un collegamento tra essere e divenire, mutamento e identità, nella speranza incerta che possa essere lenita la penosa insensatezza del vivere.
 
===La terza fase===
L'ultima poesia di Luzi presenta una modifica di stile più prosastico e i contenuti si sono maggiormente aperti ai ricordi dell'adolescenza, alla descrizione di ambienti quotidiani vicino a quella di paesaggi esotici.
 
Ed è proprio alla lettura di questa sua ultima poesia, dal ''Fuoco della controversia'' che ebbe il [[Premio Viareggio]] nel [[1978]] a ''Per il battesimo dei nostri frammenti'' ([[1985]]), che si comprende che la storia del poeta ha attraversato una profonda opera di identificazione che, partita dai momenti iniziali di assoluta partecipazione alle forme dell'individualismo spirituale, è riuscita a creare un aggancio reale a quelli della prima e seconda maturità.
 
E quando è avvenuta la saldatura all'interno dei confini della coscienza dell'uomo è nata una delle poesie più salde e più alte del nostro tempo.
 
==Bibliografia==
===Poesia===
*''La barca'', Modena 1935
*''Avvento notturno'', Firenze 1940
*''Biografia a Ebe'' (prosa poetica), Firenze 1942
*''Un brindisi'', Firenze 1946
*''Quaderno gotico'', Firenze 1947
*[http://terresdefemmes.blogs.com/mon_weblog/2005/10/mario_luzi_prim.html ''Primizie del deserto''], Milano 1952
*Onore del vero, Venezia 1957
*''Il giusto della vita'' (tutte le poesie fino al 1960), Milano 1960
*''Nel magma'', Milano 1963 (nuova edizione accresciuta, Milano 1966)
*''Dal fondo delle campagne'', Torino 1965
*''Su fondamenti invisibili'', Milano 1971
*''Al fuoco della controversia'', Milano 1978
*''Semiserie'', Salerno 1979
*''Reportage, un poemetto seguito dal Taccuino di viaggio in Cina'', Milano 1980
*''Per il battesimo dei nostri frammenti'', Milano 1985
*''La cordigliera delle Ande e altri versi tradotti'', Torino 1983
*''Frasi e incisi di un canto salutare'', Milano 1990
*''Viaggio terrestre e celeste di Simone Martini'', ivi 1994, cui vanno aggiunti i poemetti drammatici inclusi in ''Teatro'' e i testi teatrali ''Pontorno'', 1995, ''Io, Paola, la commediante'', 1992 e ''Ceneri e ardori'' 1997
*"Il fiore del dolore", Firenze 2003 (testo teatrale)
 
==Collegamenti esterni==
*[http://www.italica.rai.it/principali/argomenti/libri/luzi.htm Approfondimenti vari con una completa e aggiornata bibliografia dell'autore]
*[http://www.girodivite.it/antenati/xx3sec/_luzi.htm Approfondimento biografico]
*[http://nautilus-mp.com/tuscany/reticiviche/comunepienza/centroluzi/ Approfondimenti - Centro Studi Mario Luzi "La Barca"]
*[http://digilander.libero.it/ccalbatross/poesia/luzi/luzi.htm Approfondimenti - Poesie dell'autore]
 
 
==Segnalazioni==
* La Rivista '''Poesia''', mensile internazionale di cultura poetica, edita da Crocetti ha dedicato al poeta il N. 159 del Marzo 2002 e il N. 187 dell'Ottobre 2004
 
*Esiste un [http://www.comunedipienza.it/centroluzi.html Centro Studi Mario Luzi] "La Barca"''' che è stato fondato nel luglio 1999 con lo scopo precipuo di raccogliere, custodire e divulgare oltre diecimila volumi di notevole valore, donati dal poeta al Comune di Pienza, di cui è cittadino onorario.
 
Il centro Studi "La Barca", che prende il nome dal libro d'esordio di Luzi, edito nel 1935, raccoglie anche importanti manoscritti, lettere e carte private del Maestro, e rappresenta un insostituibile punto di riferimento per chiunque voglia accedere ad una parte del mondo finora sconosciuto del poeta nonché di molti altri scrittori e personalità della cultura novecentesca, non solo italiana, legati a Luzi da rapporti epistolari.
 
Il centro è curato da un comitato scientifico, di cui fanno parte alcuni tra i più noti studiosi dell'opera luziana e da un comitato operativo.
 
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