Cyberbullismo/Aspetti psicologici e sociali: differenze tra le versioni

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Olweus, è stato una delle testimonianze che in età adulta, benché le vittime non fossero più vittimizzate, come invece era accaduto in età infantile esse portavano ancora sintomi di depressione e di bassa autostima legati al cyberbullismo.
Quindi la fine del cyberbullismo per la vittima ma anche per il bullo, infatti si potrebbe dire che esso “ esce dalla finestra per rientrare dalla porta”.
 
== Aspetti sociologici del cyberbullismo ==
Sono proprio i sentimenti di vergogna, paura e impotenza che portano i ragazzi a tenersi dentro questi vissuti. Per questo motivo molti di loro arrivano o a compiere gesti autolesionistici, oppure a diventare "bulli" a loro volta. Ciò di cui le persone parlano meno, infatti, sono proprio le loro paure e le loro vergogne. Spesso manca anche un ascolto empatico in grado di comprendere tale disagio e di permettere al bambino di aprirsi.Spesso le persone più cieche sono proprio gli adulti: in questa società siamo così abituati alla violenza che quasi non ci si fa più caso. Sicuramente in quel contesto gioca anche il fatto è che sia il bullo sia la vittima tendono ad occultare le loro azioni e i loro vissuti. per tali motivi la frequentazione della scuola o del gruppo di amici. Parole d'ordine sono attenzione ed entusiasmo, rivolte alla crescita emotiva, e non soltanto cognitiva degli allievi. Gli adulti devono cercare nella quotidianità di avere un occhio attento ai propri figli, vigilare sul comportamento dei ragazzi dopo la navigazione in internet o dopo l'uso cospicuo del telefonino e del computer presente in casa (uso eccessivo di Internet anche fino a notte fonda). Dovranno aiutarli a riflettere sul fatto che, anche se non vedono la reazione delle persone a cui inviano messaggi o video, esse possono soffrire o subire violenza. Nei casi di persecuzione online è infatti la dimensione della socialità a risentirne. Un esempio? «Quando un ragazzo si rifiuta di parlare di ciò che fa online, quando utilizza Internet fino a tarda notte, quando ha un calo dei voti scolastici oppure è turbato dopo aver utilizzato Internet», evidenzia Pensavalli. Le vittime frequentemente sviluppano un'autostima bassa, depressione, ansia, paure, problemi di rendimento scolastico e interrompono . La scuola può attuare dei programmi di prevenzione, spiegando ai bambini cosa sia il bullismo, che certe forme di violenza non devono essere assolutamente tollerate, e aprire degli sportelli di ascolto psicologico per i minori, creando così un "orecchio" in grado di accogliere certe forme di disagio e di dare delle risposte concrete.
 
== Fonti ==