Storia della definizione geografica del Friuli: differenze tra le versioni

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Francesco di Manzano non era udinese, essendo nato a Giassico di Cormons e suddito austriaco della Contea di Gorizia e Gradisca
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{{quote|Questa linea sarebbe quella che comprende tutto l’antico Friuli, lungo la cima dei monti Predile, Terglou, Cucco ec., lasciando al Friuli tutta la sua valle dell’Isonzo, e degli affluenti suoi che sono l’Idria, ed il Vipaco fino al villaggio di questo nome, e fino al Prewald, poi tirando una linea possibilmente retta dal Monte Nanos o Monte Re alla foce del Timavo di qua di Duino<ref>Antonini P. (1873), Del Friuli ed in particolare dei trattati da cui ebbe origine la dualità politica di questa regione, Venezia, Naratovich, pag. 489</ref>.}}
 
Una delle definizioni più puntuali dei confini del Friuli è contenuta nelle prime pagine del Compendio di Storia Friulana pubblicato dall’udineseda Francesco di Manzano nel 1876. Egli sostiene che:
 
{{quote|[la Regione Friulana] è confinata al Nord dalle alpi carniche e giulie; all’Est dalle valli dell’Isonzo e del fiume Vipaco, dai poggi della Carsia inferiore e dalle fonti del Timavo; al Sud ha confine il mare Adriatico; all’Ovest la valle superiore del Piave e i monti che inferiormente ne circoscrivono il bacino, e la Livenza dalle sorgenti al mare. […] Ne fanno parte oltre i 17 distretti della Provincia di Udine (Udine, S. Daniele, Spilimbergo, Maniago, Sacile, Pordenone, S. Vito, Codroipo, Latisana, Palma, Cividale, S. Pietro, Moggio, Ampezzo, Tolmezzo, Gemona, Tarcento), gli 11 della contea di Gorizia (Gorizia, Aidussina, Canale, Gradisca, Cervignano, Cormons, Monfalcone, Tolmino, Plezzo e Chirchina, Sesana e Comen), e quasi per intero il distretto di Portogruaro, che oggidì appartiene alla provincia di Venezia<ref>di Manzano F. (1876), Compendio di storia friulana, Udine, Tipografia di Gio. Batt. Doretti e Soci, pag. 5</ref>.}}