Storia della letteratura italiana/Decadentismo: differenze tra le versioni

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I più rappresentativi autori del decadentismo italiano sono Gabriele D'Annunzio e Giovanni Pascoli. Ad Antonio Fogazzaro, che all'epoca conobbe ampia fortuna, è oggi riconosciuto solo un ruolo secondario; secondo Ferroni è inoltre preferibile non ascriverlo al decadentismo, poiché le sue opere sono solo in parte avvicinabili alle prospettive sopra esposte.<ref>{{cita libro | Giulio | Ferroni | Profilo storico della letteratura italiana | 2001 | Einaudi | Torino | p=819 }}</ref> Una personalità come [[../Grazia Deledda|Grazia Deledda]], vincitrice del Nobel per la letteratura, pur riconoscendosi nel verismo, è però partecipe delle istanze del decadentismo. Un discorso a parte va fatto per Svevo e Pirandello: se da un lato le loro opere risentono evidentemente delle poetiche del decadentismo, dall'altro se ne distaccano, dimostrando una visione della realtà più lucida e moderna.<ref name="Baldi27" />
 
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