Geografia generale ed economica/Il nucleare: differenze tra le versioni

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Da più parti si stima che i costi di costruzione di una moderna centrale nucleare a fissione, che ammontano ad almeno '''due miliardi''' di dollari per impianto, uniti al lungo tempo necessario al completamento dell'installazione (in media dai '''tre''' ai '''quattro''' anni secondo alcuni autori e non meno di cinque per altri, ossia più di quanto serva per costruire una centrale termoelettrica che faccia uso di combustibili fossili), rendano non agevole incrementare sensibilmente la produzione di elettricità da fonte nucleare in breve termine.
 
== CONSIDERAZIONIConsiderazioni GENERALIgenerali ==
Nel mercato liberalizzato dell'energia elettrica, la valutazione dei costi di produzione e di ritorno dell'investimento assume un''''importanza primaria'''. A differenza degli impianti termoelettrici tradizionali, per i quali il costo di produzione è per lo più '''legato al costo del combustibile''', gli impianti nucleari presentano un costo di produzione fortemente dipendente dai costi di investimento ed è evidente che ciò è dovuto alla grande taglia degli impianti, agli '''alti costi''' delle tecnologie coinvolte, e alla maggior durata del periodo di costruzione rispetto agli impianti tradizionali.
 
Questi costi, di per sé molto più elevati di quelli associabili ai più semplici impianti alimentati a '''olio, carbone o a gas''', sono facilmente controbilanciati da una minore incidenza del prezzo del combustibile, la cui provenienza è associabile ad aree geopolitiche più stabili di quelle degli idrocarburi. Inoltre bisogna considerare che le centrali nucleari a differenza delle fonti fossili sono in grado di costituire scorte non di settimane ma di diversi anni.
Nel mondo occidentale, va poi aggiunto un elemento penalizzante per il settore elettronucleare che è rappresentato dalla maggior attenzione per la sicurezza. Questo aspetto, da un punto di vista puramente economico, contribuisce ad un ulteriore aumento dei costi di investimento per via dell'allungamento degli iter autorizzativi e dei tempi di costruzione e del rischio di rallentamenti nella gestione dell'impianto rispetto a quanto preventivato.
[[Categoria:Geografia generale ed economica|Nucleare]]