Il Museion di Bolzano: differenze tra le versioni

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Aperta a tutti gli interessati, è specializzata in arte moderna e contemporanea e raccoglie e conserva materiale documentario in ambito nazionale ed internazionale, con particolare attenzione ai paesi di lingua tedesca. Il patrimonio, in continuo accrescimento, comprende attualmente circa 21.000 volumi, venti abbonamenti a riviste specialistiche d'arte e una raccolta di materiale multimediale. Dal mese di gennaio 2011 l'intero patrimonio è stato unito al patrimonio della [[w:Biblioteca della Libera Università di Bolzano]].
 
== Critiche ==
 
Il museo opera sia all'interno dei suoi spazi espositivi sia fuori, con opere che fanno scatenare spesso il dibattito pubblico e mediatico locale.
Le critiche maggiori sorsero subito dopo l'inaugurazione della prima mostra nella nuova sede nel maggio 2008. L'opera "[[w:Zuerst die Füße]]" 1990 dell'artista tedesco [[w:Martin Kippenberger]] provoca uno scandalo enorme, con forte influenze politiche e religiose. Media internazionali ne parlano per uno lungo periodo.
Nel [[w:2006]] il caso di un'opera installata all'entrata del museo e realizzata dalle artiste [[w:roma]]ne "goldiechiari" (Eleonora Chiari e Sara Goldschmiedt), dove l'[[w:Inno di Mameli|inno italiano]] veniva accompagnato dal sottofondo di uno sciacquone, ha creato grande dibattito, anche perché l'opera è stata sequestrata con l'accusa di vilipendio. La procura di Bolzano deve ancora decidere in merito. La notizia ha attratto addirittura la curiosità della [[w:Regno Unito|britannica]] [[w:BBC]] con un collegamento dalla home page di news.bbc.co.uk.
 
== Partenariati ==