Il Museion di Bolzano: differenze tra le versioni

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Il '''Museion''' (dal [[w:lingua greca|greco]] μουσείον, il tempio delle [[w:Muse (mitologia)|muse]]) è il [[w:museo]] di [[w:arte]] moderna e contemporanea con sede a [[w:Bolzano]], [[w:Provincia autonoma di Bolzano|Alto Adige]].
 
È stato fondato nel 1985 da un’associazione privata con il sostegno della [[w:provincia autonoma di Bolzano]].<ref>Andreas Hapkemeyer, ''Projekt für ein Museum moderner Kunst in Bozen'', in «[[w:Der Schlern]]», 68, 1994, pp. 99-120.</ref>
Nell'agosto del 2006 è stata istituita la Fondazione Museion, di cui fanno parte la Provincia autonoma di Bolzano e l’associazione Museion. Sotto la presidenza di Marion Piffer Damiani la Fondazione mira alla promozione e alla valorizzazione dell’arte contemporanea a partire dagli anni cinquanta.
 
Il 24 maggio 2008 Il Museion ha inaugurato la nuova sede realizzata dagli architetti berlinesi dello studio [[w:KSV Krüger Schuberth Vandreike]] al centro di Bolzano.
 
== Storia ==
 
Fondato nel [[w:1985]] da un'associazione privata con il sostegno della Provincia Autonoma di Bolzano, l'allora Museo d'Arte Moderna inizia nel [[w:1987]] l'attività nella sede di via Sernesi sotto la direzione di [[w:Pier Luigi Siena]] e la presidenza di [[w:Karl Nicolussi-Leck]].
Inizialmente l'istituzione ha un respiro regionale: la finalità è la promozione e la documentazione delle arti visive nell'area tra [[w:Ala (Italia)|Ala]] e [[w:Kufstein]] ([[w:Tirolo]] storico) per il periodo dal [[w:1900]] in poi.
Con l'inizio degli anni '90 l'attività si apre al confronto tra le espressioni artistiche italiane e tedesche. Il nome Museion, adottato nel [[w:1991]], intende rispecchiare la vocazione interdisciplinare caratteristica dell'arte contemporanea. Nel 1991 il museo assume il nome di Museion rendendo esplicito l’intento di allargare l’attività collezionistica ed espositiva all’[[w:interdisciplinarità]].
 
Nel [[w:2000]], con la presidenza di [[w:Alois Lageder]], Museion diventa Museo d'arte moderna e contemporanea. Sotto la direzione di [[w:Andreas Hapkemeyer]] il tema [[w:Linguaggio nell'arte]] si delinea come un ambito di specializzazione significativo. Un ambito che è molto legato al territorio, essendo una regione di confine con tre lingue ufficiali, obiettivo perseguito anche dalla direttrice [[w:Corinne Diserens]], fino al novembre 2008. Attualmente è direttrice di Museion [[w:Letizia Ragaglia]], confermata nel 2014 per altri tre anni.
 
== Il nuovo edificio ==
[[w:File:MuseionBolzano.jpg|thumbnail|L'edificio del Museion]]
 
La nuova sede di Museion è stata progettata dello studio d'architettura berlinese [[w:KSV Krüger Schuberth Vandreike]]. Il progetto ha vinto il concorso al quale avevano partecipato altri 285 studi d'architettura di 14 paesi diversi.
 
La forma cubica dell'edificio segnala un'apertura all'esterno. Si crea una sorta di dialogo simbolico, le facciate di testa realizzate di vetro, mettono in comunicazione il centro storico con la parte più nuova della città ed i prati sul fiume [[w:Talvera]].
Di sera le facciate fungono da superfici per la proiezione di opere d’arte.
 
Quest'apertura degli spazi si trascina anche all'interno del museo: spazio espositivo, aula [[w:didattica]], sala conferenza, café–Museion, book-shop e la [[w:biblioteca]] non sono divisi rigidamente, ma in stretta interrelazione.
Questo fatto di non fungere solo come spazio espositivo ma anche come forte centro di laboratorio si nota nell'edificio accanto alla sede principale, la casa atelier. A piano terra, il Museion ha uno spazio chiamato "Passage", progettato dal designer altoatesino [[w:Martino Gamper]]. Liberamente accessibile al pubblico, viene utilizzato per ospitare festival ed eventi.
 
Un elemento particolare dell'edificio sono i due ponti che si curvano sopra il [[w:Talvera]]. Pista ciclabile e zona pedonale sono divisi in due ponti.
 
== Collezioni ==
Dall’inizio degli anni Novanta il Museion conserva una collezione di circa 4500 opere d'arte. Alcune di queste opere sono state acquisite con fondi messi a disposizione dalla Provincia autonoma di Bolzano. Circa 100 opere provengono da una donazione del collezionista [[w:Enea Righi]]. Circa 2000 opere sono state prestate al museo per vent'anni dall’[[w:Archivio di Nuova Scrittura]] (ANS) dell’imprenditore [[w:Paolo Della Grazia]].
 
== Sedi espositive ==
Il Museion dispone di tre diverse sedi d'esposizione.
 
=== Sede principale ===
Ospita, su quattro piani, vari tipi di attività espositive: mostre temporanee; allestimenti tematici della collezione; project room (ricerche sperimentali in uno spazio delimitato). Anche le facciate dell'edificio hanno un ruolo espositivo: sulla "Facciata Mediale" del Museion vengono proiettati video, foto o animazioni.
 
=== Casa atelier ===
La casa atelier si trova a pochi metri della sede principale e viene usata come residenza d'artisti.
 
=== Il piccolo Museion - il cubo Garutti ===
[[w:File:K074955.jpg|thumbnail|Cubo Garutti - progetto netzhalde]]
 
"''In questa piccola stanza saranno esposte opere del Museo d’arte moderna e contemporanea di Bolzano per far sì che i cittadini di questo quartiere le possano vedere. Quest'opera è dedicata a tutti quelli che passando di qui, anche per un solo istante, la guarderanno''" ([[w:Alberto Garutti]]).
 
Il cubo Garutti è una sorta di museo in miniatura realizzato dall’artista Alberto Garutti nel quartiere [[w:Don Bosco]] di Bolzano nel 2000. Ogni tre mesi viene esposta un’opera della collezione Museion o realizzato un progetto ''site–specific''.
 
Questo progetto è nato nell’ambito dell’iniziativa “Arte sul territorio” della Ripartizione Cultura della [[w:provincia autonoma di Bolzano]] con l’intenzione di portare l’arte contemporanea nello [[w:spazio pubblico]]. L’attività espositiva è curata da Museion e dall’artista stesso che da sempre è impegnato a cercare il dialogo con un pubblico che non sia solo quello del selezionato sistema dell’arte.
 
== Mostre ==
 
{| class="wikitable sortable"
! Titolo !! Inizio !! Fine !! Sede !! A cura di
|-
|''Sguardo periferico e corpo collettivo''||24 maggio 2008||21 settembre 2008||Museion||Corinne Diserens
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|''[[w:Sonic Youth]] etc.: “SENSATIONAL FIX”'||11 ottobre 2008||4 gennaio 2009||Museion||Roland Grönenboom e Corinne Diserens
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|''[[w:Mike Kelley]] – Educational Complex Onwards, 1995–2008''||16 gennaio 2009||19 aprile 2009||Museion||Anne Pontegnie
|-
|''[[w:Carl Andre]]''||17 settembre 2011||8 gennaio 2012||Museion||Roland Mönig e Letizia Ragaglia
|-
|''Rosemarie Trockel: "Flagrant Delight"''||1 maggio 2013||12 gennaio 2014||Museion||Dirk Snauwaert
|-
|''[[w:Danh Vo]]. Fabulous Muscles''||18 maggio 2013||1 settembre 2014||Museion||Letizia Ragaglia
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|''Klara Lidén. Invalidenstraße''||14 settembre 2013||12 gennaio 2014||Museion||Letizia Ragaglia
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|''When Now is Minimal. Il lato sconosciuto della Sammlung Goetz''||23 novembre 2013||12 ottobre 2014||Museion||Karsten Löckemann, Angelika Nollert, Letizia Ragaglia
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|''Leander Schwazer. Bikini''||21 febbraio 2014||25 maggio 2014||Museion||
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|''Ceal Floyer''||1 febbraio 2014||4 maggio 2014||Museion||Letizia Ragaglia
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|''Tatiana Trouvé. I Tempi Doppi''||24 maggio 2014||7 settembre 2014||Museion||Letizia Ragaglia
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|''Rä di Martino. Authentic News of Invisible Things''||27 settembre 2014||11 gennaio 2015||Museion||Frida Carazzato
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|''Soleil politique. Il museo tra luce e ombra''||27 settembre 2014||11 gennaio 2015||Museion||Pierre Bal-Blanc
|-
|''Solo Show Robbie Williams''||1º novembre 2014||1º marzo 2015||Museion||
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|''Carol Bove / [[w:Carlo Scarpa]]''||1º novembre 2014||1º marzo 2015||Museion||Henry Moore Institute
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|''[[w:Nanni Balestrini]]. Oltre la poesia''||15 novembre 2014||22 febbraio 2015||Museion||Andreas Hapkemeyer
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|''Chiara Fumai. Der Hexenhammer''||31 gennaio 2015||26 aprile 2015||Museion||Frida Carazzato
|-
|''Rossella Biscotti. L’avvenire non può che appartenere ai fantasmi''||31 gennaio 2015||25 maggio 2015||Museion||Frida Carazzato
|-
|''Collezionare per un domani: nuove opere a Museion''||21 marzo 2015||10 gennaio 2016||Museion||
|-
|''[[w:Martino Gamper]]. Design is a State of Mind''||6 giugno 2015||13 settembre 2015||Museion||[[w:Martino Gamper]]
|}
 
== Mediazione ==
Il dipartimento della didattica, attivo dagli anni '90 intende stabilire un forte dialogo con il pubblico.
 
* Visite guidate
* Workshops/Museion Mobil
* Offerte specifiche per adolescenti, famiglie con bambini, scuole e asili
* Seminari
 
== Biblioteca ==
 
Aperta a tutti gli interessati, è specializzata in arte moderna e contemporanea e raccoglie e conserva materiale documentario in ambito nazionale ed internazionale, con particolare attenzione ai paesi di lingua tedesca. Il patrimonio, in continuo accrescimento, comprende attualmente circa 21.000 volumi, venti abbonamenti a riviste specialistiche d'arte e una raccolta di materiale multimediale. Dal mese di gennaio 2011 l'intero patrimonio è stato unito al patrimonio della [[w:Biblioteca della Libera Università di Bolzano]].
 
== Critiche ==
 
Il museo opera sia all'interno dei suoi spazi espositivi sia fuori, con opere che fanno scatenare spesso il dibattito pubblico e mediatico locale.
Le critiche maggiori sorsero subito dopo l'inaugurazione della prima mostra nella nuova sede nel maggio 2008. L'opera "[[w:Zuerst die Füße]]" 1990 dell'artista tedesco [[w:Martin Kippenberger]] provoca uno scandalo enorme, con forte influenze politiche e religiose. Media internazionali ne parlano per uno lungo periodo.
Nel [[w:2006]] il caso di un'opera installata all'entrata del museo e realizzata dalle artiste [[w:roma]]ne "goldiechiari" (Eleonora Chiari e Sara Goldschmiedt), dove l'[[w:Inno di Mameli|inno italiano]] veniva accompagnato dal sottofondo di uno sciacquone, ha creato grande dibattito, anche perché l'opera è stata sequestrata con l'accusa di vilipendio. La procura di Bolzano deve ancora decidere in merito. La notizia ha attratto addirittura la curiosità della [[w:Regno Unito|britannica]] [[w:BBC]] con un collegamento dalla home page di news.bbc.co.uk.
 
== Partenariati ==
 
Museion in collaborazione con [[w:Cassa di Risparmio di Bolzano|Fondazione Sparkasse]] e Dena Foundation for Contemporary Art ha istituito un accordo triennale per il ''Premio d’artista'' finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano.
Sempre nell'ambito del partenariato con altri enti pubblici o privati, quali Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento della Gioventù, Fondazione Sparkasse, Fondazione Cariplo, Free Undo, [[w:Ministero per i Beni e le Attività Culturali]], [[w:Dena Foundation for Contemporary Art]], [[w:Accademia di Belle Arti di Brera]], [[w:GAI]], [[w:Accademia Albertina]], Settore Giovani del [[w:Milano|Comune di Milano]] e il [[w:Centre Culturel Francais di Milano]] PARC – Direzione generale per la qualità e la tutela del paesaggio l’architettura e l’arte contemporanea, Comune di Torino con [[w:Fondazione Spinola Banna per l’Arte]] e [[w:Unicredit]] Private Banking, Museion assegna borse di studio per artisti e curatori per un periodo di residenza presso il Centre International d'Accueil et d'Echanges des Recollets.
 
== Note ==
<references/>
 
 
[http://www.museion.it/ricerca-opere/ Catalogo online Museion di Bolzano]