Caccia tattici in azione/Monoplani della Regia: differenze tra le versioni

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Il '''Re.2001 OR''' era il tipo navale per la portaerei Aquila; di questi caccia 'ultra-alleggeriti' ne vennero previsti 14 della serie II, poi seguirono 120 aerei ordinati nel '43. Potevano trasportare anche un silurotto da 600 kg o bombe, ma avevano solo le due armi da 12,7 mm nel muso.
 
I Re.2001 dimostrarono la loro efficacia come portatori di armi, con i G e GV, che potevano portare una 'bomba ad aria liquida' (una specie di razzo?) oppure una bomba da 630 kg antinave. Il G venne completato nel febbraio 1943, ma i GV erano CB modificati (almeno iniazialmenteinizialmente solo tre) per portare ben 640 kg di bombe, in particolare un'arma antinave 630PD da 630 kg. Approntati nel marzo del 1942, ebbeebbero usouno contro la flotta inglese nell'agosto del '42, come parte dell'delle 'armi segrete' italiane. Il Re.2001CN fu invece modificato per sperimentare la 'bomba ad aria liquida'. Uno ebbe anche la modifica per diventare un cacciacarri, il RE.2001H, con due cannoni (probabilmente gli MG151/20) e due rastrelliere portabombe. Era quasi pronto al luglio 1943. Era quasi pronto nel luglio-agosto 1943, ma poi fu abbandonato.
 
Il modello Fotografico era costituito da alcuni tipi da caccia diurna modificati con fotocamere e cineprese. L'S era usato dalla R.A. nel 1944, con appena 3-6 aerei completati dotati di serbatoio ventrale. Il '''Re.2001bis''' aveva invece radiatori incassati nelle ali, per ridurre la resistenza aerodinamica; volò già il 1° luglio 1941, ma, dopo essere stato valutato, venne ricondizionato e consegnato come un normale Serie 0.
 
Infine vi furono anche aerei proposti: i Re 2001 Legno, con costruzione lignea; il Re. 2001 con il DB-605, fino a giungere ad ordinare il prototipo MM.490, poi abolito, e si pensò poi anche ad un motore P.XI, praticamente un clone del Re.2002.
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Il costo del Re.2001 Ariete I (o Falco II) era di 600.000 lire, quando un C.202 costava solo 525.000 lire; ma questa differenza, sensibile ma non drammatica, da sola non poteva spiegare il successo del primo sul secondo. Infatti, del resto, l'F.5 a costruzione mista costava molto meno dei caccia metallici come il G.50 (e rispetto ai quali era superiore, nonché privo di autorotazione), ma non ebbe che un prototipo e una dozzina di macchine di preserie passate in ordine. Il Reggiane 2001 era molto più moderno rispetto al Macchi, e come si è visto qua sopra, si trattava dell'unico caccia italiano davvero multiruolo. L'aspetto del Reggiane era simile a quello dell'Hurricane, e così le prestazioni; il velivolo italiano era tuttavia più moderno e compatto, totalmente metallico, e con una struttura avanzata, anche più di quella del Macchi 202 (che invece era piuttosto .. conservatrice), nonostante avesse perso i serbatoi integrali del Re.2000. Quest'ultimo doveva avere un'efficienza di consumi piuttosto scadente, se con più carburante, meno potenza e una velocità appena inferiore era tuttavia incapace equivalere in autonomia il Re.2001. Il Re.2001 aveva moltissimi vantaggi sul C.202: carico alare più basso grazie ad un'ala più larga; tangenza superiore; autonomia nettamente maggiore; armamento standard superiore (come il C.202 con armi aggiuntive, ma con più munizioni); adattabilità come caccia notturno, cacciabombardiere (anche con carichi eccezionalmente pesanti per la potenza installata), caccia imbarcato e persino caccia controcarri. Di fatto, aggiungendo anche la ricognizione, non solo era simile all'Hurricane, ma era anche altrettanto flessibile. Come il caccia inglese, era persino prevista una versione controcarri (ma molto meno armata). A differenza dell'aereo inglese, era stato anche pensato in versioni antinave, sia basate a terra che in mare. L'agilità era ottima, anche migliore di quella del Macchi 202. Quest'ultimo era capace di una sola cosa, basicamente: la caccia e l'intercettazione, grazie alla velocità di salita e massima, ma era poco armato, e incapace di eseguire missioni di scorta a lungo raggio.
 
Insomma, dida tutto ciò si deduce che il Reggiane sia stato messo un po' in secondo piano rispetto al Macchi: era capace di fare quasi tutte le missioni possibili, ma di fatto non venne apprezzato per quel che valeva e la sua produzione ammontò solo al 20% del rivale. La Caproni sembrava, malgrado la sua potenza industriale, decisamente in difficoltà con la concorrenza: anche il caccia F.6 non ebbe successo. Questo, con l'ala in legno, arrivava pur sempre a 550 kmh e manteneva le sue doti di agilità di prim'ordine, più 4 armi da 12,7 mm. Con l'ala metallica arrivava a 570 kmh e l'unica ragione di inferiorità rispetto al C.202 erano 30 kmh di velocità massima in meno. In contraccambio aveva altre doti, tra cui il doppio della potenza di fuoco. Come dimostrato dai Ki-61 giapponesi, più che puntare tutto sulla velocità era necessario trovare un compromesso, e questo avrebbe potuto esserlo. Ma per la R.A. non lo fu. È vero che il Re.2001 venne messo a punto troppo in ritardo, anche per problemi di fornitura di materie prime, e anche questo causò dei problemi alla reputazione del caccia. Forse il velivolo ebbe sopratuttosoprattutto il problema di non poter staccare nettamente nessuno dei caccia nemici. La sua velocità massima era inferiore a quella del Bf-109E e pari a quella dell'Hurricane Mk.II. Il C.202 (e il Bf-109F) erano invece circa 50 kmh più rapidi, più veloci anche dei P-40. Forse questo faceva la differenza nei combattimenti aerei contro nemici nettamente più numerosi. Ma il Reggiane era capace di farerivestire moltissimi altri ruoli che il Macchi poteva a stento emulare, o addirittura era del tutto incapace di eseguire.
 
Forse la più azzeccata definizione del Reggiane 2001 la dà Florenzo Macchi<ref>Ali tricolori, supplemenosupplemento ad Aerei nella Storia n.27; idem per il Re.2001GV</ref>. Ironia della sorte, questo pilota di caccia (ne volò di tutti i tipi) non era un pilota del Folgore, ma del rivale Reggiane. Lui trova quest'aereo 'discreto', una definizione molto ben calibrata (evidentemente le 'eccellenze' andavano cercate altrove). Con questo velivolo ottenne due vittorie, contro avversari all'altezza: un Hurricane e un Beaufighter. Nel ricordare gli aerei provati ha parole di elogio per il Bf-109. Ma sopratutto, ricorda ancora con grande ammirazione gli Spitfire, e con timore reverenziale parla della loro tattica preferita: scendere giù da alta quota, sparare raffiche spesso micidiali e poi andare giù in picchiate vertiginose, sperando di scappare dagli aerei dell'Asse. Il motore Merlin era vulnerabile ai 'g-negativi', ovvero alla mancanza di alimentazione durante le picchiate, ma questo solo fino a quando la velocità non si stabilizzava un po', e l'accelerazione calava. Detto in altri termini, se era lo Spit a cogliere l'iniziativa, poteva presentarsi ad alta velocità e senza problemi di motore. I caccia con i DB-601-605 potevano provare ad inseguirlo (certo il Macchi non era il migliore per tale compito, essendo piuttosto lento), ma lo Spit, motore a parte, poteva vantare un'aerodinamica sufficiente per staccare in picchiata qualuquequalunque caccia eccetto aerei come il Re.2005 e il P-47: una volta accelerato al massimo, era imprendibile anche per il Bf-109.
 
Il Reggiane 2001 era un caccia senz'altro dotato di possibilità. Il modello RE.2001bis era in particolare privo di radiatori subalari, ma con due strette fessure che permettevano all'aria di entrare nel dorso alare e poi uscire (riscaldata e quindi 'energizzata') dai radiatori interni. Come velocità, era all'altezza dello stesso Macchi 202. Anche se doveva rinunciare alle 7,7 alari, non si capicecapisce perché non sia stato scelto per la produzione, forse l'unica spiegazione è che i radiatori intra-alari erano poco efficienti, specie nel caldo del Mediterraneo.
 
Del Re.2001 non si ricordano molte azioni, dato che l'esordio operativo avvenne nel maggio 1942, come aereo di scorta. Vediamone alcune.