Caccia tattici in azione/Monoplani della Regia: differenze tra le versioni
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Il '''Re.2001 OR''' era il tipo navale per la portaerei Aquila; di questi caccia 'ultra-alleggeriti' ne vennero previsti 14 della serie II, poi seguirono 120 aerei ordinati nel '43. Potevano trasportare anche un silurotto da 600 kg o bombe, ma avevano solo le due armi da 12,7 mm nel muso.
I Re.2001 dimostrarono la loro efficacia come portatori di armi, con i G e GV, che potevano portare una 'bomba ad aria liquida' (una specie di razzo?) oppure una bomba da 630 kg antinave. Il G venne completato nel febbraio 1943, ma i GV erano CB modificati (almeno
Il modello Fotografico era costituito da alcuni tipi da caccia diurna modificati con fotocamere e cineprese. L'S era usato dalla R.A. nel 1944, con appena 3-6 aerei completati dotati di serbatoio ventrale. Il '''Re.2001bis''' aveva invece radiatori incassati nelle ali
Infine vi furono anche aerei proposti: i Re 2001 Legno, con costruzione lignea; il Re. 2001 con il DB-605, fino a giungere ad ordinare il prototipo MM.490, poi abolito, e si pensò poi anche ad un motore P.XI, praticamente un clone del Re.2002.
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Il costo del Re.2001 Ariete I (o Falco II) era di 600.000 lire, quando un C.202 costava solo 525.000 lire; ma questa differenza, sensibile ma non drammatica, da sola non poteva spiegare il successo del primo sul secondo. Infatti, del resto, l'F.5 a costruzione mista costava molto meno dei caccia metallici come il G.50 (e rispetto ai quali era superiore, nonché privo di autorotazione), ma non ebbe che un prototipo e una dozzina di macchine di preserie passate in ordine. Il Reggiane 2001 era molto più moderno rispetto al Macchi, e come si è visto qua sopra, si trattava dell'unico caccia italiano davvero multiruolo. L'aspetto del Reggiane era simile a quello dell'Hurricane, e così le prestazioni; il velivolo italiano era tuttavia più moderno e compatto, totalmente metallico, e con una struttura avanzata, anche più di quella del Macchi 202 (che invece era piuttosto .. conservatrice), nonostante avesse perso i serbatoi integrali del Re.2000. Quest'ultimo doveva avere un'efficienza di consumi piuttosto scadente, se con più carburante, meno potenza e una velocità appena inferiore era tuttavia incapace equivalere in autonomia il Re.2001. Il Re.2001 aveva moltissimi vantaggi sul C.202: carico alare più basso grazie ad un'ala più larga; tangenza superiore; autonomia nettamente maggiore; armamento standard superiore (come il C.202 con armi aggiuntive, ma con più munizioni); adattabilità come caccia notturno, cacciabombardiere (anche con carichi eccezionalmente pesanti per la potenza installata), caccia imbarcato e persino caccia controcarri. Di fatto, aggiungendo anche la ricognizione, non solo era simile all'Hurricane, ma era anche altrettanto flessibile. Come il caccia inglese, era persino prevista una versione controcarri (ma molto meno armata). A differenza dell'aereo inglese, era stato anche pensato in versioni antinave, sia basate a terra che in mare. L'agilità era ottima, anche migliore di quella del Macchi 202. Quest'ultimo era capace di una sola cosa, basicamente: la caccia e l'intercettazione, grazie alla velocità di salita e massima, ma era poco armato, e incapace di eseguire missioni di scorta a lungo raggio.
Insomma,
Forse la più azzeccata definizione del Reggiane 2001 la dà Florenzo Macchi<ref>Ali tricolori,
Il Reggiane 2001 era un caccia senz'altro dotato di possibilità. Il modello RE.2001bis era in particolare privo di radiatori subalari, ma con due strette fessure che permettevano all'aria di entrare nel dorso alare e poi uscire (riscaldata e quindi 'energizzata') dai radiatori interni. Come velocità, era all'altezza dello stesso Macchi 202. Anche se doveva rinunciare alle 7,7 alari, non si
Del Re.2001 non si ricordano molte azioni, dato che l'esordio operativo avvenne nel maggio 1942, come aereo di scorta. Vediamone alcune.
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