Guida maimonidea/Filosofia e concetti: differenze tra le versioni

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In quell'era non ci saranno carestie né guerre, né gelosie né conflitti. Le benedizioni saranno abbondanti, i conforti alla portata di tutti. L'unica preoccupazione di tutto il mondo sarà di conoscere il Signore. Da quel momento gli Israeliti saranno molto saggi, sapranno le cose che sono nascoste ed otterranno una comprensione del loro Creatore al massimo delle capacità della mente umana, come è scritto: ''Poiché la terra sarà ripiena della conoscenza del Signore, come le acque ricoprono il mare'' (Isaia 11:9).|"Leggi sui Re e le Guerre", 12:4-5}}
 
Negli ultimi due capitoli della ''Mishneh Torah'', Maimonide integra l'idea messianica nel suo più vasto concetto religioso e halakhico. La sua interpretazione religiosa doveva limitare due tipi di utopismo pericoloso che si potevano sviluppare al centro della visione della redenzione. Uno anticipava un cambiamento nella natura umana e la conseguente fine di qualsiasi necessità di legge o ''halakhah'' così come le conosciamo; l'altro si aspettava un cambiamento nell'ordine causale naturale. Rispetto al primo, Maimonide non prevedeva alcun intervento divino nella natura umana e credeva che la legge sarebbe rimasta essenziale per l'esistenza di tutti i raggruppamenti umani; egli pertanto descriveva il Messia come un govrnantegovernante che avrebbe realizzato la ''halakhah'' nella sua interezza. In tal modo, Maimonide cercava di estirpare il potenziale anarchico nell'ambito delle aspirazioni messianiche.<ref name="Amos"/>
 
Quanto ad un cambiamento nell'ardine causale, Maimonide credeva che l'espressione più profonda della presenza di Dio potesse trovarsi nell'ordine causale stesso. Di conseguenza, l'aspirazione utopica di un cambiamento in tale ordine, provocato da un qualche nuovo atto di volontà, rappresentava una contestazione contro la comprensione basilare di Maimonide connessa, come lo è, alla saggezza. La natura, sosteneva, rimarrà intatta e il mondo continuerà nel suo corso normale. Sebbene il mondo sia stato creato da un atto di volontà inzialeiniziale, non ci saranno ulteriori atti di questo tipo che mettano fine al mondo e pregiudichino la sua esistenza e durata. L'aspirazione messianica più limitata viene incanalata verso un cambiamento del modo in cui opraopera la società, un cambiamento che creerà una società che permetta la realizzazione del principio ultimo sottostante al concetto maimonideo dell'umanità e della ''halakhah'' — la conoscenza di Dio e del mondo.<ref name="Amos"/><ref>M. Halbertal, ''Maimonides, cit.'', 2014, p. 228.</ref>
 
==Note==