Biografie cristologiche/Teologie multiculturali: differenze tra le versioni

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==Il Gesù palestinese==
Film e televisione ci ossessionano con notizie e documentari sul [[w:Terrorismo islamista|terrorismo arabo o mussulmano]], consolidando il bigottismo antiarabo e antimussulmano già ad alti livelli dopo gli episodi terroristici che dall'11 settembre 2001 in poi hanno afflitto il mondo col progredire dello [[w:Stato Islamico|Stato Islamico]], promuovendo messaggi che necessariamente influenzano le vedute politiche occidentali. Parimenti, il messaggio che l'Ebraismo è una tradizione monolitica, piena di tabù, xenofobica, sessista, vendicativa, necessariamente influenza come uno considera lo "stato ebraico" di [[w:Israele|Israele]]. Quando forme palestinesi di teologia della liberazione si appropriano di Gesù per fini politici, i messaggi trasmessi riguardo al Medioriente alle chiese di quella zona geografica e all'estero diventano ancor più complessi. Qualsiasi scritto che separi Gesù ed i suoi primi seguaci dall'identità ebraica, che associ questi protocristiani con la popolazione palestinese, e riservi l'etichetta "ebreo" a coloro che crocefissero Gesù e perseguitarono la chiesa, non solo è insostenibile storicamente ma anche ripugnante teologicamente.<ref name="Pale1">Anders Gerdmar, ''Roots of Theological Anti-Semitism'', Brill, 2009, pp. 29-38; Edward Robinson, ''Biblical Researches in Palestine, Mount Sinai and Arabia Petraea'', Vol. 1, John Murray, 1846, xii-xiii, pp. 1-2, 46-48, 74-86, 326, 349-352, 371-379; Michael C. Legaspi, ''The Death of Scripture and the Rise of Biblical Studies'', Oxford University Press, 2010, pp. 3-10, 155-169; Peter von der Osten-Sacken, "On Dealings with Scripture", in ''Christian-Jewish Dialogue. Theological Foundations'', Fortress Press, 1986, pp. 143-157; Amy-Jill Levine, "Matthew, Mark, and Luke: Good News or Bad?" in Paula Fredriksen & Adele Reinhartz (curr.), ''Jesus, Judaism, and Christian Anti-Judaism. Reading the New Testament after the Holocaust'', Westminster
John Knox Press, 2002, pp. 77-98.</ref>
 
Alcuni commenti estratti da un saggio di Naim Ateek, sacerdote anglicano e fondatore del "Sabeel Ecumenical Liberation Theology Center" a Gerusalemme, sono sintomatici di questa retorica.<ref name="Naim">Molti di questi esempi provengono da una relazione di Michael C. Kotzin, "The Continuing Challenge of Anti-Semistism", presentata all'International Council of Christians and Jews, 26 luglio 2005. Citazioni da Amy-Jill Levine, ''The Misunderstood Jew, cit.'', 2006, pp. 183-185.</ref>
 
==Le origini del male==