Biografie cristologiche/Teologie multiculturali: differenze tra le versioni

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Musimbi Kanyoro, membro della [[w:Luteranesimo|Chiesa Luterana Evangelica]], è una [[w:Kenya|kenyota]] che vive a Ginevra, dove è Segretario Generale del ''[http://www.worldywca.org/ World YWCA]''. Nel suo libro intitolato ''Turn to God: Rejoice in Hope'', afferma che Gesù "spezzò i tabù che emarginavano la gente, specialmente tutti gli impuri, i peccatori, le donne ed i bambini."<ref>Musimbi Kanyoro, ''Turn to God: Rejoice in Hope'', Ginevra: WCC, 1996, p. 13.</ref> Ma non elenca tali tabù, anche perché non potrebbe, dato che non esistono. Gesù guarisce i lebbrosi, ma il farlo non trasgredisce nessuna Legge. Per esempio, subito dopo il [[w:Discorso della Montagna|Discorso della Montagna]], Matteo riporta che un lebbroso venne da Gesù. Già qui la scena contesta l'idea convenzionale che ai lebbrosi era vietato stare in pubblico o erano collocati "fuori dell'accampamento " ([https://www.biblegateway.com/passage/?search=numeri+5%3A1-4&version=CEI;LND Numeri 5:1-4]) nel primo secolo. Il lebbroso si inginocchia davanti a Gesù e dice: "Signore, se vuoi, tu puoi sanarmi." Gesù stende la mano e lo tocca, e dice: "Sí, io lo voglio, sii sanato." Non c'è Legge che gli proibisca di toccare un lebbroso. Allora Gesù istruisce l'uomo dicendogli: "Và a mostrarti al sacerdote e presenta l'offerta prescritta da Mosè, e ciò serva come testimonianza per loro." ([https://www.biblegateway.com/passage/?search=matteo+8%3A1-4&version=CEI;LND Mt 8:1-4]; per la presentazione al sacerdote, cfr. [https://www.biblegateway.com/passage/?search=levitico+14&version=CEI;LND Levitico 14]).
 
Non ci sono "tabù" che "emarginino" il peccatore; i peccatori (coloro che deliberatamente ignorano la ''Halakhah'') ed i "giusti" (coloro che rimangono nell'ambito dell'alleanza) appaiono sia nel Tempio che nella sinagoga, sia nel villaggio che nella città. Le "donne" non sono né più né meno "marginali" nel movimento di Gesù di quanto non lo siano nella società in generale. Quanto ai bambini, i Vangeli mostrano continuamente quanto i genitori ebrei si curino dei propri figli. Già menzionata è stata la storia marciana di Giairo,, il "capo della sinagoga" ([https://www.biblegateway.com/passage/?search=marco+5%3A35&version=CEI;LND 5:35]) che implora Gsù di guarire la sua figlia dodicenne. Un padre parimenti disperato, che aveva già chiesto aiuto ai discepoli per guarire suo figlio, prega Gesù: "Credo, aiutami nella mia incredulità" ([https://www.biblegateway.com/passage/?search=marco+9%3A24&version=CEI;LND Marco 9:24]). Gesù sgrida lo spirito immondo che affligge il bambino: "Spirito muto e sordo, io te l'ordino, esci da lui e non vi rientrare più!" ([https://www.biblegateway.com/passage/?search=Marco%209&version=CEI%3BLND Marco 9:24]). Questo non è quindi un sistema in cui i "tabù" tengono "emarginati" i bambini. Kanyoro inoltre non cita storie di bambini nel movimento di Gesù; non può, perché non ce ne sono.<ref name="AmyJLevi">Amy-Jill Levine, ''The Misunderstood Jew, cit.'', 2006, pp. 172-177.</ref>
 
Come Kanyoro, Deborah Malacky Belonick della Chiesa Ortodossa d'America, scrive nel suo saggio del 1999 pubblicato su ''Orthodox Women Speak'' che "Gesù infranse molte proibizioni rabbiniche... Ci sono molti altri esempi in cui Gesù respinse tabù rabbinici e ritornò alla tradizione mosaica autentica. Toccò cadaveri..."<ref name="Belo">Deborah Malacky Belonick, "Love and Transformation: Women Who Met Jesus", in K.K. Fitzgerald (cur.), ''Orthodox Women Speak'', WCC, 1999, pp. 56-68 (61).</ref> Belonick continua: "L'esempio di Gesù elevò la donna al suo giusto posto nella creazione. La donna recuperò la sua condizione coeguale all'uomo riguardo alla sua unione e relazione col Creatore... Il marito non poteva più emettere un decreto di divorzio per irritazioni minori o per la propria insoddisfazione della moglie (Mt 19:9)." E conclude: "Mediante le azioni di Gesù, le donne furono emancipate dalla rigidità rabbinica."<ref name="Belo"/> Nello stesso volume, Dimitra Koukoura, della Chiesa di Grecia, afferma:
{{q|L'opinione insensibile sulle donne e la loro posizione, che prevaleva nel mondo greco-romano, fu rinforzata dalla maledizione della legge mosaica, in cui il peccato, il male e le donne acquisirono le stesse connotazioni negative, rendendo impossibile alle donne di ottenere un ruolo creativo nella vita sociale. La posizione delle donne venne determinata con riferimento all'uomo, che la dominava, l'opprimeva, la usava e l'accettava o rifiutava a seconda del suo ciclo mestruale... Nel Nuovo Testamento vediamo tutti i gruppi emarginati e stigmatizzati della società trovare posto vicino a Gesù: prostitute, gabellieri, gentili, bambini, i posseduti dai demoni, i lebbrosi, i banditi. Per la prima volta, le donne trovano il loro posto.|D. Koukoura, "Women in the Early Christian Church"<ref>Dimitra Koukoura, "Women in the Early Christian Church", in K.K. Fitzgerald (cur.), ''Orthodox Women Speak'', WCC, 1999, pp. 69-74 (70).</ref>}}
 
Queste parole dovrebbero suonare familiari: inventano un Ebraismo cattivo, non forniscono un supporto alle loro asserzioni, e poi spiegano come Gesù abrogasse tale sistema cattivo. Distinguendo tra una "autentica tradizione mosaica" e la sua successiva interpretazione, Belonick riassume il vecchio argomento che "il tardo Ebraismo" — cioè l'Ebraismo del Secondo Tempio (allora viene da chiedersi come classificare l'Ebraismo contemporaneo, se l'Ebraismo del terzo secolo [[w:e.v.|p.e.v.]] è "tardo"!) — è una versione fossilizzata della verità che Gesù viene a rivelare.
=="I Rabbini"==
 
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