La religione greca/Le religioni egee: differenze tra le versioni
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{{quote|Ci sono feste la cui denominazione corrisponde esattamente al tipo greco successivo di nomi di festività: oltre alla "preparazione del letto"<ref>PY Fr 343.</ref> esisteva anche una festa del "portatore il trono qua e là"<ref>KN Ga 1058.</ref> a Pilo e una festa del "trasporto del dio", ''Theophória'' (θεοφορία), a Cnosso. Una volta vengono destinate a Posidone, o piuttosto ad una sconosciuta divinità ''Pere'' 82<ref>Da leggere come ''Peresa'' o ''Perewsa'' e da intendere come colomba (''Peleia'') o come forma primitiva di Persefone, cfr. Giovanni Pugliese Carratelli ''Studi classici e orientali'' 7, 1958, pagg.20-6.</ref> -lo scrivano ha corretto- una bue, una pecora e un maiale<ref>PY Un 6+1189+1250.</ref>: si prescrive qui un "sacrificio tipo ''suovetaurilia'', in seguito diffuso presso i Greci e Romani.|Walter Burkert. ''Op.cit.'', pagg. 130-1}}
L'organizzazione religiosa micenea è legata al palazzo reale e al potere che esso esprime. Il re del palazzo viene indicato con il nome di ''wanáka'' (in Lineare B: '''𐀷𐀙𐀏'''). Dai testi in nostro possesso vi si scorge la presenza di un rapporto dare-avere, del palazzo e quindi del re, con la divinità a cui si inviano doni in cambio di protezione, doni che non escludono essere umani, il che forse suggerisce la presenza anche di sacrifici umani che la religione greca successiva avrebbe relegato nello spazio del mito<ref>Il sacrificio umano miceneo, qualora fosse confermato,
Sul sistema politeistico miceneo non conosciamo molto di più.
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