Biografie cristologiche/Canoni e pratiche: differenze tra le versioni

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==Pratiche differenti==
Condividere il Salmi è una cosa, condividere i riti è tutt'altro. Gesù di Nazaret visse e morì da ebreo osservante. Tuttavia ciò non significa che i suoi seguaci oggi debbano ritenersi "ebrei osservanti", o finanche che i membri delle chiese paoline degli anni 40 e 50 del I secolo si dovessero ritenere tali. Esistono certi elementi dell'ebraicità di Gesù che la chiesa, oggigiorno istituzione gentile, non deve attribuirsi.<ref name="Horbury"/><ref>Cfr. Amy-Jill Levine, ''The Misunderstood Jew, cit.'', 2006, p. 206-208.</ref>
 
In alcune parti del mondo, tra cui gli Stati Uniti ed il Canada, le chiese celebrano la festa di Pasqua partecipando al ''[[w:seder|seder]]'' ebraico, cioè il pasto rituale che richiama l'esodo del popolo ebraico dalla schiavitù d'Egitto (per i dettagli scritturali, cfr. [https://www.biblegateway.com/passage/?search=Esodo+12%3A1-20&version=CEI;LND Esodo 12:1-20]; [https://www.biblegateway.com/passage/?search=Levitico+23%3A5-8&version=CEI;LND Levitico 23:5-8]; [https://www.biblegateway.com/passage/?search=Numeri+28%3A16-25&version=CEI;LND Numeri 28:16-25]). Il ''seder'' (ebr. '''סדר'''), che significa "ordine", è una celebrazione coreografata in cui i partecipanti mangiano cibi speciali (tra cui le erbe amare; [[w:pane azzimo|pane azzimo]], chiamato ''[[w:Matzah|matzo]]'', una verdura immersa nel sale, e ''[[w:Pesach#Disposizione del piatto|Charoset]]'', una sorta di marmellata preparata con mele, datteri, mandorle, prugne, noci e, spesso, vino), bevono quattro coppe di vino, e raccontano la [[w:Pesach#Il Seder|storia di Pesach]]. La motivazione cristiana per voler celebrare questo rituale varia dal desiderio di connettersi con le radici dell'Antico Testamento, allo scopo di seguire Gesù nella sua ultima settimana celebrando la Pasqua come fece lui, poiché secondo i Vangeli di Matteo, Marco e Luca, l'[[w:Ultima Cena|Ultima Cena]] fu un pasto pasquale, all'interesse di imparare le usanze ebraiche. Le chiese usualmente celebrano il proprio ''seder'' il Giovedì Santo, giorno prima del [[w:Venerdì santo|Venerdì Santo]]; il pasto viene spesso concluso con una [[w:Eucaristia|celebrazione eucaristica (o Comunione)]].<ref>''The Oxford history of Christian worship'', di Geoffrey Wainwright, Karen Beth Westerfield Tucker (curr.), 2005.</ref>
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I benefici interconfessionali e spirituali di questa pratica sono notevoli.
 
==Possibilità interconfessionali==
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{{Avanzamento|5075%|18 giugno 2015}}
[[Categoria:Biografie cristologiche|Canoni e pratiche]]