Biografie cristologiche/Canoni e pratiche: differenze tra le versioni

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Al contrario, l'insegnamento della chiesa spesso promuove la voce individuale: prima Gesù, poi Pietro la "roccia", poi Paolo. Sebbene tenesse dei concili, come quello di Nicea nel 325 e quello di Calcedonia del 451 — entrambi sotto il patronato dell'imperatore — per assicurare l'ortodossia, la prima letteratura della chiesa tende a focalizzarsi sui pensieri di individui. Paolo già stabilisce la sua voce in [https://www.biblegateway.com/passage/?search=1+Corinzi+7&version=CEI;LND 1 Corinzi 7], nella discussione se i membri della congregazione possano divorziare. Prima cita Gesù (sia richiamando un insegnamento che Gesù fece inizialmente ai propri seguaci, o uno ricevuto mediante profezia), e poi offre la propria opinione: "Agli sposati poi ordino, non io, ma il Signore: la moglie non si separi dal marito - e qualora si separi, rimanga senza sposarsi o si riconcili con il marito - e il marito non ripudi la moglie. Agli altri dico io, non il Signore: se un nostro fratello ha la moglie non credente e questa consente a rimanere con lui, non la ripudi" (7:1012). Similmente, sebbene [https://www.biblegateway.com/passage/?search=atti+15&version=CEI;LND Atti 15] riporti una discussione circa l'ingresso dei gentili a far parte della chiesa al di là del fatto che si fossero inizialmente convertiti all'Ebraismo o almeno fossero stati circoncisi, è Giacomo che prende la decisione finale secondo la sua propria interpretazione scritturale ([https://www.biblegateway.com/passage/?search=atti+15%3A14-21&version=CEI;LND 7:14-21]).
 
Questa distinzione tra una determinazione comunale ed una individuale non deve però essere esagerata. Nell'ambito dell'Ebraismo d'oggi, certi commentatori, come [[Maimonide]] e [[w:Rashi|Rashi]] prevalgono su altri; nell'ambito della chiesa, concili e sinodi e presbiteri contribuiscono tutti alla voce comunale. Ciononostante, il senso generale della tradizione ebraica è che uno discute ''col'' testo e con altri compagni ebrei ''sul'' testo, ed in certi casi è possibile arrivare a diversi significati. Per gli ebrei è più facile dire "Ho ragione, e anche tu potresti aver ragione". I cristiani, più abituati alla parola dal pulpito, alla gerarchia, o all'individuale (non solo a Gesù, ma a Paolo, Agostino, Aquino, Lutero, Calvino, Wesley, ecc.) sono più disposti a seguire un'unica risposta.<ref name="Horbury">[https://books.google.co.uk/books/about/Jews_and_Christians.html?id=wWU4dSTVi_QC&redir_esc=y William Horbury, ''Jews and Christians in Contact and Controversy''], T & T Clark/Bloomsbury, 2006, pp. 25-36, 200-225.</ref>
 
Su cosa si concentrassero questi interpreti, sia comunalmente che individualmente, dipende dalle enfasi scritturali date da ciascuna parte, sinagoga o chiesa. Quello che è di grande importanza per una comunità diventa irrilevante per l'altra. Adamo gioca un ruolo molto più centrale nella teologia cristiana che non in quella ebraica; dove secondo la chiesa Gesù sana la frattura che Adamo ha creato tra umanità e divinità, nell'Ebraismo non c'è frattura irreparabile ereditata. La chiesa presta più attenzione ai profeti e alle alleanze con Abramo e Davide, mentre la sinagoga si concentra sulla Torah, il patto tra Dio ed il popolo di Israele. La maggioranza delle chiese non presta molta attenzione al [[w:Libro di ester|Libro di Ester]], e [[w:Martin Lutero|Martin Lutero]] voleva addirittura rimyuoverlo dal canone perché gli sembrava "troppo ebreo". Al contrario, gli ebrei dedicano ad Ester, salvatrice del suo popolo, una [[w:Festività ebraiche|festività]], il [[w:Purim|Purim]], in cui si declama l'intera ''[[w:Meghillah|Meghillah]]'' (letteralmente, [[w:rotulus|rotolo]], dando al libro di Ester la connotazione di ''rotolo'' per eccellenza). La tradizione del periodo rabbinico riporta che durante il Purim gli uomini diventavano così ubriachi da non poter dire la differenza tra l'eroe del libro, [[w:Mardocheo|Mardocheo]], ed il cattivo di turno, Amàn. Le chiese preferiscono non promuovere questo genere di manifestazioni festive. Ironicamente, il testo di Ester nella sua versione greca conservata dalla chiesa rende l'eroina un'ebrea molto più devota di quanto non appaia nel testo ebraico della sinagoga. Tuttavia, chiesa e sinagoga sono d'accordo nell'assegnare ai [[w:Salmi|Salmi]] una parte centrale del culto.<ref name="Horbury"/>
 
==Pratiche differenti==
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<references/>
 
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[[Categoria:Biografie cristologiche|Canoni e pratiche]]