Giapponese/Prefazione: differenze tra le versioni

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==Il giapponese (日本語 nihongo)==
Contrariamente a quanto pensato dai più, il giapponese non è affatto una lingua difficile, in quanto la sua grammatica è estremamente poverasemplice (è stata una lingua più parlata che scritta), soprattutto se paragonata aalle quellavariabili di numero e genere della lingua italiana.
Nel giapponese ci sono dei concetti che non conosciamo in italiano, ma è sicuramente più facile impararli per un italianoitalofono, che memorizzare le regole della grammatica italiana per un parlante nativo della lingua giapponese.
 
Attualmente, il giapponese è al 9° posto nella classifica delle lingue più parlate del mondo, con più di 127 milioni di persone.
 
===Il parlato===
Il giapponese orale risulta ancora più semplice per gli italianiitaliofoni, in quanto la lettura delle vocali in giapponese è uguale a quella italiana, mentre nelle consonanti si hanno delle differenze che non pongono però molti problemi, in quanto ill'alfabeto nostro alfabetolatino può illustrarne i suoni nella quasi totalità con poche spiegazionieccezioni.
Si dice infatti che il giapponese utilizzi la lettura inglese per le consonanti, e quella italiana per le vocali.
 
===Lo scritto===
Il giapponese scritto presenta però dei problemi maggiori del parlato, in quanto si utilizza un sistema a sillabe molto diverso dalda nostroquello italiano, che compone le parole utilizzando le singole lettere; inoltre sono presenti ben tre alfabeti grafici, uno dei quali può risultare assai difficile da imparare.
Ma saper scrivere e soprattutto leggere la lingua giapponese è importante quanto parlarla e capirla vocalmente, quindi occorrerà impegnarsi per prendere familiarità con il sistema giapponese.
Il giapponese utilizza due sistemi, come già accennato nella [[Giapponese|pagina di presentazione]]: i [[w:Kana|kana]] ed i [[w:Kanji|kanji]], entrambi indispensabili.
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====I kanji====
Quello deiI kanji, ècaratteri l'alfabeto più complesso tra quelli utilizzati nel giapponese. Esso utilizzacinesi, invece di sillabe, degli '''ideogrammi''', simboli cioé chesolito esprimono un certo concetto. Ne esistono più di 85.000, ma nessuno li conosce realmente tutti: una persona molto colta ne conosce solo intorno aicirca 5000.
I kanji, come anche i kana, non sono altro che simbolicaratteri importati dalla Cina;, inizialmentequando infatti,ancora in Giappone vigeva solo la lingua parlata,. finchéDa nonessi vennero importati i simboli iconografici cinesi, da cui nacquero i kanji e a cui furonosono ispirati'derivati' i kana.
A causa di questo "prestito", molti kanji oggi si ritrovano ad avere anche due o più modi di essere letti, poiché si è scelto di mantenere sia le parole della lingua giapponese relative a determinati concetti, che le pronunce cinesi dei caratteri; per questo motivo, quando si scrivono kanji insoliti o poco conosciuti, si usa annettere, in piccolo sopra il kanji stesso, la lettura del kanji in hiragana (se la lettura è giapponese) o in katakana (se la lettura è cinese).
In generale, anche se questa regola non è sempre seguita, la pronuncia cinese è impiegata quando due kanji sono associati e formano dei concetti complessiaffiancati, mentre quella giapponese quando sono impiegati da soli (o affiancati da kana).
====Il romaji====
La lingua giapponese scritta recentemente include anche i caratteri latini (rōmaji). I caratteri latini possono essere utilizzati anche per la [[https://it.wikipedia.org/wiki/Sistema_Hepburn|traslitterazione]], secondo diversi metodi.
Esiste inoltre un altro alfabeto, il romaji (ローマ字 letteralmente "caratteri di Roma"), che è essenzialmente il nostro stesso alfabeto con alcuni accorgimenti per poter ben definire i suoni giapponesi, utilizzato per traslitterare katakana e kanji.
 
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