La religione greca/Le religioni dei misteri/Le religioni iniziatiche: considerazioni: differenze tra le versioni

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* tale letteratura iniziatica amplia la tradizionale teogonia esiodea ad altre divinità, a motivi inauditi, ibridi e incestuosi, accogliendo quindi influenze orientali e contenendo anche una ''Nékyia'' (νέκυια), una discesa agli inferi, che riguarda l'eroe Eracle;
* queste tradizioni prendono riferimento dai misteri precedenti come quelli afferenti a Eleusi, quelli della Samotracia, di Flia e gli stessi dionisiaci;
* Platone<ref>Platone, ''Repubblica'', 364 b- 365.</ref> attesta la presenza di sacerdoti orfici itineranti (Ὀρφεοτελεστής), la cui predicazione si fonda su libri attribuiti allo stesso Orfeo; la presenza di libri è una novità assoluta in un campo, quello religioso, fino a quel momento occupato dai riti e delldall'oralità mitica;
* nel complesso quesiquesti scritti invocano per gli uomini una colpa antica, Platone<ref>Cfr. ''Cratilo'' 400 d; ''Leggi'' 701 c</ref> allude in tal senso a una natura titanica insita negli uomini;
* l'elemento rilevante di tutte queste dottrine è il mutamento della nozione di ''psyché'' che inerisce a tutte le creature, uomini e bestie, dotati quindi di ''psyché'' (ἐμψύχωσις) che tuttavia non corrisponde alla spenta ''psyché'' accolta nell'Ade omerico, ma è viva e immortale (ἀθάνατος), condizione che nella letteratura religiosa omerica inerisce solo alla natura divina;
* quindi la ''psyché'' immortale e celestiale proviene dal mondo divino e a tale mondo è destinata a ritornare dopo ripetute prove esistenziali, oppure vaga eternamente nel diverso manifestarsi nel cosmo, un vagare deciso casualmente o da un tribunale dei morti;