Guida maimonidea/Yemen, Islam e Rivelazione: differenze tra le versioni
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==La Rivelazione==
Che l'Ebraismo e l'Islam condividano una forte fede monoteista sposta il conflitto tra loro verso la questione della rivelazione.
{{q|Ora, cari miei compagni di Diaspora, vi conviene incoraggiarvi a vicenda, gli anziani che guidino i giovani, ed i capi che dirigano le masse. Ottenete il consenso della vostra comunità alla Verità che è immutabile e immodificabile, e a seguire i postulati della vera fede che mai scadranno. Dio è uno nel senso unico del termine. E Mosè, Suo profeta e portavoce, è il più grande e più perfetto di tutti i profeti. A lui venne garantita la conoscenza di Dio, che mai è stata garantita a nessun altro profeta prima di lui, né lo sarà in futuro. L'intera Torah dall'inizio alla fine fu dettata da Dio a Mosè, del quale si dice: ''Bocca a bocca parlo con lui'' [Numeri 12:8]. Non sarà mai abrogata o sorpassata, né integrata o ridotta. Mai sarà soppiantata da un'altra legge divina che contenga doveri positivi o negativi. Tenete in mente la rivelazione del Monte Sinai secondo il precetto divino di perpetuarne la memoria e di non dimenticare quella occasione. Egli ci ha esortato ad insegnarla ai nostri figli cosicché crescano conoscendola...<br/>
È imperativo, miei cari compagni ebrei, che facciate di questo grande spettacolo della rivelazione un appello all'immaginazione dei vostri figli. Proclamate nei vostri raduni pubblici la sua nobiltà e gravità. Poiché è il fulcro della nostra religione e la prova che dimostra la sua veracità. Valutate questo fenomeno nella sua vera importanza, come Dio ha indicato tale importanza nel versetto: '' Interroga pure i tempi antichi, che furono prima di te: dal giorno in cui Dio creò l'uomo sulla terra e da un'estremità dei cieli all'altra, vi fu mai cosa grande come questa e si udì mai cosa simile a questa? Che cioè un popolo abbia udito la voce di Dio parlare dal fuoco, come l'hai udita tu?'' [Deuteronomio 4:32-33]|''Lettera allo Yemen'', pp. 103-104}}
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