Biografie cristologiche/Disposizioni e differenze: differenze tra le versioni

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Quando esaminiamo, nel Nuovo Testamento, le critiche dell'Ebraismo, possiamo vederle come presentassero nei Vangeli qualcosa di alquanto differente da ciò che viene esposto dalle Lettere di Paolo. I Vangeli raffigurano Gesù in polemica con i suoi contemporanei. Un oggetto di controversia è la critica attribuita a Gesù della sincerità religiosa dei suoi contemporanei. Una controversia sullo [[w:Shabbat|Shabbat]] avviene in [https://www.biblegateway.com/passage/?search=marco+2%3A23-28&version=CEI;LND Marco 2:23-28], [https://www.biblegateway.com/passage/?search=Matteo+12%3A1-8&version=CEI;LND Matteo 12:1-8] e [https://www.biblegateway.com/passage/?search=Luca+6%3A1-5&version=CEI;LND Luca 6:1-5]. I discepoli di Gesù strappano spighe di grano durante lo Shabbat; Gesù cita un episodio tratto da [https://www.biblegateway.com/passage/?search=1+Samuele+21%3A1-6&version=CEI;LND 1 Samuele 21:1-6], quando Davide per necessità violò certe regole delle procedure del Tempio (cioè, mangiare cibo consacrato che solo ai sacerdoti era lecito consumare). La sua conclusione è che "il sabato è stato fatto per l'uomo e non l'uomo per il sabato." Poi guarisce di sabato un uomo dalla mano inaridita, giustificando la guargione con una domanda retorica: "È lecito in giorno di sabato fare il bene o il male, salvare una vita o toglierla?" (Mc 3:1-5).<ref>Ciò che risulta strano agli studenti ebrei è che l'impostazione ebraica dello Shabbat interpretata dall'Ebraismo rabbinico è più consona a quella attribuita a Gesù che non a quella dei suoi avversari. Gli ebrei sostengono la proposizione che, in casi d'urgenza — per esempio, vita o morte — le regole dello Shabbat devono essere messe da parte, sospese. Cfr. [https://books.google.co.uk/books?id=mExBPuR0tTAC&dq=Samuel+Sandmel,+%27%27We+Jews+and+Jesus%27%27&source=gbs_navlinks_s Samuel Sandmel, ''We Jews and Jesus: Exploring Theological Differences for Mutual Understanding''], SkyLight Paths Publishing, 2006, p. 152.</ref>
 
Nella controversia riguardo al lavaggio delle mani ([https://www.biblegateway.com/passage/?search=%28Mc+7%3A1-23&version=CEI;LND Mc 7:1-23] e [https://www.biblegateway.com/passage/?search=Mt+15%3A1-20&version=CEI;LND Mt 15:1-20]), gli avversari sostenevano che alcuni dei discepoli di Gesù mangiavano con le mani non lavate, trasgredendo i requisiti elecati dalla rivelazione orale. Gesù non nega l'accusa, ma risponde che la rivelazione orale in certi punti contravviene la rivelazione scritta, e quindi sostiene che la rivelazione orale, elaborazione umana, contravviene la legge di Dio. Tuttavia, nel procedere, Gesù poi afferma il principio che ciò che contamina la persona non può essere quello che immette ma quello che emette. L'effetto di tale dichiarazione è quello di ripudiare le leggi alimentari mosaiche riportate in [https://www.biblegateway.com/passage/?search=levitico+11&version=CEI;LND Levitico 11] e [https://www.biblegateway.com/passage/?search=deut+14&version=CEI;LND Deuteronomio 14].<ref>Se la controversia rappresentata autenticamente il comportamento di Gesù, allora in questo particolare, tale comportameno anticipa quello di Paolo. Alcuni interpreti cristiani suppongono che questo comportamento quasi paolino di nullificare le leggi mosaiche, rappresenti un'epoca dopo quella di Gesù e rifletta l'influenza di Paolo. Mentre l'interpretazione normativa ebraica spesso cambiasse il senso e persino l'intento di un passo scritturale, tale repudiazione diretta implicherebbe che qualcuno più grande di Mosè fosse giunto a rigettare con autorità ciò che Mosè insegnò. Gli ebrei non credono che questo sia il caso. Anche quegli ebrei d'oggi che non osservano le leggi alimentari (''[[w:Kasherut|kasherut]]'') non hanno mai asserito di avere un'autorizzazione divina per tale astinenza dalle regole. Alcuni ebrei trascurano le leggi alimentari semplicemente per inconvenienza o perché affermano che queste siano insensate; gli [[w:Ebraismo riformato|ebrei riformati]] o "liberali" giustificano la propria indifferenza sulla base di uno sviluppo storico, asserendo che le leggi sono un antico tabù, non più significativo per la persona moderna. Il fatto che le leggi alimentari ebraiche, ed il requisito di lavarsi le mani, abbiano avuto un effetto benefico crea l'impressione comune erronea che le regole fossero state create per scopo igienico. Ciò non è vero, ma fu comunque un effetto collaterale alquanto salutare. Cfr. Samuel H. Dresner, Seymour Siegel e David M. Pollock, ''The Jewish Dietary Laws'', United Synagogue Book Service, 1982, ''s.v.''; Tracy Rich, [http://www.jewfaq.org/kashrut.htm "Kashrut: Jewish Dietary Laws"], su ''Jewfaq.org''. <small>URL consultato 10/05/2015</small>.</ref>
 
==Note==
<references/>
 
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[[Categoria:Biografie cristologiche|Disposizioni e differenze]]