Biografie cristologiche/Stereotipi giudaici: differenze tra le versioni

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==Samaritani buoni, ebrei cattivi, cadaveri impuri==
La [[w:parabola del buon samaritano|parabola del buon samaritano]], presente solo nel Vangelo di Luca ([https://www.biblegateway.com/passage/?search=luca+10%3A25-37&version=CEI;LND 10:25-37]), inizia con un dottore della legge che, cercando di mettere alla prova Gesù, gli chiede: "Maestro, che devo fare per ereditare la vita eterna?" In un modo meravigliosamente ebraico, Gesù risponde con un'altra domanda: "Che cosa sta scritto nella Legge? Che cosa vi leggi?" Il dottore della legge dà la giusta risposta. Citando il Deuteronomio 6:5, risponde: "Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente." Poi citando Levitico 19:18, aggiunge: "e il prossimo tuo come te stesso." Gesù accetta la risposta: "Hai risposto bene; fà questo e vivrai."
 
Se il dottore della legge fosse stato furbo, a quel punto se ne sarebbe andato. Invece, "volendo giustificarsi," chiede a Gesù: "E chi è il mio prossimo?" Gesù allora gli narra la parabola del buon samaritano:
{{q|Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappò nei briganti che lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e quando lo vide passò oltre dall'altra parte. Anche un levita, giunto in quel luogo, lo vide e passò oltre. Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e n'ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui. Il giorno seguente, estrasse due denari e li diede all'albergatore, dicendo: Abbi cura di lui e ciò che spenderai in più, te lo rifonderò al mio ritorno.}}
 
Gesù poi chiede al dottore: "Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che è incappato nei briganti?" Il dottore, incapace di pronunciare l'odiato nome "samaritano", risponde: "Chi ha avuto compassione di lui". Gesù gli dice quindi: "Và e anche tu fà lo stesso."
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Nel mondo cristiano, un'interpretazione sempre più comune della parabola suona così: Il sacerdote ed il levita evitano l'uomo al ciglio della strada perché hanno paura di contaminarsi con un cadavere. Se toccassero il corpo, diverrebbero ritualmente impuri, e a loro era proibito ciò dalla Legge. La prabola presenta pertanto una visione del sistema ebraico che darebbe la precedenza alla purezza piuttosto che alla compassione, al rituale piuttosto che alla responsabilità. L'impressione data dell'Ebraismo è terribile.<ref name="parabola">Amy-Jill Levine, ''The Misunderstood Jew, cit.'', pp.144-149; [[w:Jacob Neusner|Jacob Neusner]], ''Judaism in the New Testament: Practices and Beliefs'', Routledge, 1995, pp. 98-158; Terence L. Donaldson, ''Jews and Anti-Judaism in the New Testament: Decision Points and Divergent Interpretations'', SPCK Publishing, 2010, 144-159.</ref>
 
Raramente vengono citate fonti a sostegno di questa affermazione, sebbene alcuni commentatori occasionalmente riportino Levitico 21:1-3 e Numeri 19:11. Il primo insegna: "Il Signore disse ancora a Mosè, «Parla ai sacerdoti, i figli di Aronne, e di' loro: Nessun sacerdote si contaminerà per un morto in mezzo al suo popolo, a meno che si tratti di un suo parente stretto: di sua madre, di suo padre, di suo figlio, di sua figlia, di suo fratello e di sua sorella ancora vergine che vive con lui, e che non sia ancora maritata; per lei può contaminarsi.»" I problemi nell'applicare citare Levitico alla parabole cominciano col fatto che l'uomo sulla strada non è morto. Inoltre, la Legge levitica è per i "figli di Aronne", e non per i "figli di Levi", quindi l'applicazione del versetto al secondo passante, il levita, non è diretta. In terzo luogo, a volte le Leggi sono in tensione tra loro. Per esempio, la gente non deve lavorare durante lo [[w:Shabbat|Shabbat]], ma i sacerdoti devono lavorare di Shabbat.
 
==Il sistema del Tempio==
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==Note==
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<references/>
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