Guida maimonidea/Filosofia e concetti: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
completamento pagina
Riga 74:
 
Che i primi capitoli della ''Mishneh Torah'' non facciano riferimento alla storia è di grande importanza per gli annali del pensiero ebraico. L'omissione segue da quesi capitoli intesi a forgiare una consapevolezza religiosa costruita esclusivamente sulla causalità della natura stessa, non su dipartite dal corso normale della natura attraverso l'intervento di una suprema volontà divina. La prova dell'esistenza di Dio si basa sul moto continuo e immutabile della sfera, connesso nella sua essenza all'ordine fisso espresso nell'esperienza. Per di più, l'amore di Dio ed il timore di Dio, che stanno all'apice dell'esperienza religiosa, sono connessi alla contemplazione dell'ordine naturale dell'universo e la saggezza che comporta. Non c'è da stupirsi che, quando Maimonide parla dell'autentificazione della profezia, egli rifiuti di considerare un miracolo come evento che rappresenti la presenza non mediata di Dio. Il Dio della ''Mishneh Torah'' propende più verso la saggezza piuttosto che la volontà. In uno sforzo senza precedenti a creare un sistema vincolante di fede per tutto Israele, Maimonide evita di includere il denominatore comune più fondamentale della tradizione. Al contrario, nei capitoli introduttivi del suo trattato, egli tenta di dirigere la consapevolezza religiosa verso un concetto specificamente filosofico della divinità.<ref name="Divine"/>
 
===Il Cosmo maimonideo===
{{vedi anche|Guida maimonidea/Appendice2}}
 
==Padri fondatori e profeti==