Biografie cristologiche/Spirito e Insegnamento: differenze tra le versioni

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La crocifissione di Gesù quale Re dei Giudei fu unn trauma per i suoi seguaci più intimi. Anche le loro esperienze della sua presenza continuativa dopo la morte, secondo l'evidenza dei Vangeli, li sorprese. Cercando di capire cosa stavano provando, si rivolsero alla Scrittura. Lì vi trovarono vari modi di comprendere il loro maestro. Le Lettere di Paolo, i Vangeli, gli Atti degli Apostoli, e gli altri scritti che alla fine formarono il Nuovo Testamento — tutti registrano le meditazioni creative di questa prima generazione apostolica e di quei credenti che entrarono a far parte della comunità dopo di loro. In questi testi Gesù appare ancora come i suoi primi seguaci lo avevano percepito durante la sua missione: un vero profeta, incaricato da Dio. Attraverso Isaia, videro Gesù come il Servo Sofferente di Dio: "Egli è stato trafitto per i nostri delitti, schiacciato per le nostre iniquità... Il Signore ha fatto ricadere su di lui
l'iniquità di noi tutti" (Is 53:5-6). Il linguaggio di Levitico offrì immagini di sacrificio sull'altare di Dio: Gesù pertanto poteva essere compreso come un sacrificio, un ''[[w:Korban|corban]]'': "Ecco l'Agnello di Dio!" (Gv 1:36). Era il Figlio dell'Uomo che appariva alla Fine dell'Età, prima soffrendo, ma poi che sarebbe ritornato sulle nubi del cielo. "A lui fu dato dominio, gloria e regno... Il suo regno è tale che non sarà mai distrutto" (Daniele 7:14; Marco 13:26). Ed egli era l'unto di Dio, fautore del Regno, il Suo messia. Quest'ultima designazione nacque specificamente dagli eventi che scaturirono alla Pasqua finale dei discepoli con Gesù — il clamore giubilante del popolo, la terribile esecuzione come Re dei Giudei. Tuttavia la loro esperienza della risurrezione di Gesù mise tutti questi eventi in una nuova luce. Nella retrospettiva del dopo-Risurrezione dei seguaci intimi di Gesù, "messia" — modificato variamente in base a questa retrospettiva — venne a rappresentare il titolo più adatto di tutti.<ref>[http://books.google.co.uk/books/about/Jesus_the_Servant_Messiah.html?id=v8OFQgAACAAJ&redir_esc=y Marinus Jonge, ''Jesus, the Servant-Messiah''], Yale University Press, 1991, pp. 67-73 e segg.; William Horbury, "The Messianic Associations of 'Son of Man'", ''Journal of Theological Studies'' 36, 1985, pp. 34-55.</ref>
l'iniquità di noi tutti" (Is 53:5-6).
 
==II==
Il Gesù presentato in questa ricostruzione è un profeta che predicava l'arrivo apocalittico del Regno di Dio. Il suo messaggio combacia sia con quello del suo predecessore e mentore, Giovanni il Battista, e sia con quello del movimento che sorse in suo nome.
 
 
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