Le religioni della Mesopotamia/La letteratura religiosa in Mesopotamia/I Cilindri di Gudea: differenze tra le versioni

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La dea Nanše continua l'interpretazione del sogno di Gudea spiegandogli che la seconda figura che tiene in grembo una tavola di lapislazzuli è il dio Nindub che disegna la pianta del tempio. Questo dio pone di fronte a Gudea il mattone del destino adatto per la costruzione dell'Eninnu. Il cespuglio con gli uccelli significa invece che durante la costruzione del tempio Gudea non deve dormire. Lo stesso Gudea, spiega la dea, è nel sogno: egli è il giovane mulo che scava il terreno per le fondamenta dell'Eninnu. Quindi Nanše consiglia a Gudea di recarsi a Girsu, il quartiere di Lagaš, lì aprire il magazzino e prendere il legno necessario e preparare un carro adornato di metalli lucenti e lapislazzuli, disponendo gli emblemi di Ningirsu, con la sua dedica, ponendo quindi sopra il carro la lira prediletta di Ningirsu, il "Gran Drago del paese".
* ====Colonna VII (1-30)====
La dea Nanše invita Gudea a introdursi quindi nel tempio di Ningirsu dove il dio spiegherà a Gudea cosa deve compiere e lo aiuterà nell'impresa. Gudea segue tutti i consigli della dea Nanše e con grande fervore si dedica all'impresa.
 
====Colonna VIII (1-27)====
Gudea si dedica all'impresa giorno e notte, ripianando il terreno, rimuovendo gli ostacoli, costruendo la "casa" di Ningirsu, l'Eninnu. Alla porta Šugalam ("Splendente" o "Mano elevata
 
 
* Colonna VIII