Le religioni della Mesopotamia/La letteratura religiosa in Mesopotamia/I Cilindri di Gudea: differenze tra le versioni

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Nel sogno di Gudea, la figura femminile con in grembo la tavola delle stelle è meditabonda. Una seconda figura tiene in grembo una tavola di lapislazzuli su cui disegna il piano di un tempio. Questa figura pone davanti a Gudea un cesto sacro, preparando una forma per i mattoni e inserendo al suo interno il "mattone del destino" (''šeg<sub>12</sub> nam''). Sempre nel sogno, racconta Gudea alla dea, di fronte a lui si pone un cespuglio dove gli uccelli trascorrono i giorni e, alla destra di Ningirsu, un giovane mulo raspa il terreno.
 
La dea Nanše interpreta il sogno di Gudea: appellandolo come "pastore" (''sipad'', cuneiforme: [[File:Sipad (cuneiforme).JPG|40px]]) gli dice che quel personaggio che sembra Anzu altri non è che Ningirsu, fratello della dea, il quale gli comanda di costruirgli l'EnunnaEninnu. Il sole che sorge è il dio personale di Gudea, Ningizzida; la figura femminile, in atteggiamento meditabondo e che tiene in grembo la tavola con le stelle del cielo, è la dea Nisaba, sorella Nanše.
 
====Colonna VI (1-26)====