Le religioni della Mesopotamia/Le origini: differenze tra le versioni
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[[File:Museum of Anatolian Civilizations 1320259 nevit.jpg|right|300px|thumb| Sopra, la "Dea Madre" seduta, con accanto due leopardi: originariamente da Çatalhöyük, è un reperto neolitico (6000-5500 a.C. ca.), oggi al Museo della Civilizzazione Anatolica, Ankara.]]
[[File:Bukarien aus Catal Hüyük, Türkei..jpg|right|300px|thumb|]]
[[File:Ankara Muzeum B20-09.jpg|right|300px|thumb|]]
[[File:Catal Hüyük 2.JPG|right|300px|thumb|]]
===Paleolitico medio===
Tra il 60000 e il 40000 a.C. sono attestate delle inumazioni nel Kurdistan iracheno, segnatamente nella caverna di Šanidar. Tali sepolture avvenivano
===Neolitico===
In questa fase preistorica (9000-5500 a.C.) gli uomini compiono quel decisivo passaggio dallo stato di "cacciatori-raccoglitori" nomadi a produttori di cibo per mezzo dell'agricoltura e dell'allevamento di animali. Tale condizione li porta a una stabilizzazione in villaggi. Sono numerosi i luoghi in Mesopotamia attestanti questa "rivoluzione neolitica", sia nelle regioni centro-settentrionali che in quelle meridionali. Dal punto di vista religioso abbiamo il sito di Çatalhöyük che, ricorda Luigi Cagni, può valere anche per il resto della Mesopotamia. In tal senso, secondo lo studioso italiano, tale sito evidenzia tre espressioni della vita religiosa:
# Il culto della "dea madre" con particolare riferimenti alla fecondità. Allo stesso modo vanno interpretate le figure di tori o montoni.
# Il culto del toro (bucrani) relativo all'allevamento.
# Il culto dei morti che consiste nel inumare i cadaveri dei parenti sotto il pavimento delle abitazioni o in santuari di tipo domestico. Per quanto attiene i cadaveri vi è l'uso di scarnificare le ossa, raccoglierne i resti in tessuti, stuoie o pelli o ancora in vasi di ceramica; la creazione di modelli di teste umane, trattati con gesso e colori, onde venerare particolari membri della famiglia.
===Età del rame===
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