Le religioni della Mesopotamia/Sumer e Accad/I Sumeri/La cosmogonia: differenze tra le versioni

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{{q|Differentemente dagli Accadi, i quali consideravano il destino dell'uomo piuttosto negativamente, i Sumeri hanno giudicato il lavoro positivamente: l'uomo, per i Sumeri, era il continuatore dell'opera divina sulla terra e, lavorando si assicurava la benedizione degli dèi. [...] Il lavoro dell'uomo consisteva soprattutto nell'agricoltura e nella costruzione dei templi per gli dèi. Il Sumero accettò tale scopo della creazione come una missione, e gli stessi re amarono farsi rappresentare con la cesta da lavoro sulla testa.|Giovanni Pettinato, ''S'', pp.324-5}}
 
[[File:Relief Ur-NanšeNanshe Louvre AO2344.jpg|600px|center|thumb|Rilievo votivo, forato (in quanto applicato per mezzo di un chiodo alla parete del tempio), in calcare (cm 39 x 47), proveniente da Ḡirsu (nel distretto di Lagaš), risalente al XXV secolo a.C., conservato nel Museo del Louvre (Parigi). Nella parte superiore del rilievo il re Ur-Nanše è la figura principale a sinistra che porta una grande cesta sul capo, e viene quindi indicato nella rappresentazione tradizionale di "costruttore di templi". A seguire, il suo erede, il principe Akurgal, che precede una serie di figure con le mani giunte tipiche dei fedeli. Nella parte inferiore, la figura principale seduta è sempre Ur-Nanše, rappresentato a destra mentre banchetta per festeggiare l'avvenuta costruzione del tempio. Di fronte a lui, come nella parte superiore, si pone l'erede Akurgal seguito dai fedeli. L'identificazione dei personaggi è possibile grazie alla presenza di indicazioni scritte in cuneiforme.]]
 
==Note==