Le religioni della Mesopotamia/La letteratura religiosa in Mesopotamia/Gilgameš: differenze tra le versioni

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=====Tavola XII=====
Incipit della Tavola in accadico: u4-ma pu-uk-ku ina bīt(é) <sup>lú</sup>naggāri(nagar) lu-ú e-z[ib] (''Oggi, avessi lasciato il ''pukku'' nella casa del falegname'').
Questa Tavola riprendeè illa traduzione in accadico del racconto sumerico ''Gilgameš, Enkidu e gli Inferi'' (versione di Nibru/Nippur in sumerico: ud re-a ud su3-ra2 re-a; lett. ''In quei giorni, in quei giorni lontani'') con dellemodeste varianti, di fatto essa rappresenta un'aggiunta alla serie delle XI tavole precedenti che contengono un racconto di per sé compiuto.
*'''Gilgameš è disperato per la scomparsa del ''pukku'' e del ''mekku''<ref> Per approfondire il tema della controversa e dibattuta traduzione dei termini ''pukku'' e ''mekku'', cfr. l'intervento della musicologa belga Marcelle Duchesne Guillemin riportato nel vol.45 n.1 del ''Papers of the 29 Rencontre Assyriologique Internationale'', Londra, 5-9 luglio 1982 (Spring, 1983), pp. 151-156 e pubblicato dal British Institute for the Study of Iraq.</ref>, ma Enkidu si offre di andare a recuperarli nell'Oltretomba'''. Gilgameš ha perso i due strumenti che sono caduti negli Inferi e si dispera per questo. Enkidu, fedele amico del re di Uruk si offre ad andare nell'Oltretomba per recuperarli. Gilgameš avverte Enkidu che recandosi là deve evitare: di indossare un vestito pulito (puro, altrimenti i morti riconosceranno che non è uno di loro); spalmarsi un unguento profumato (altrimenti i morti attirati dal profumo lo circonderanno); di non lanciare un boomeragn (altrimenti coloro che sono stati uccisi da quest'arma lo circonderanno); di non impugnare uno scettro (altrimenti i morti tremeranno di fronte a lui); di non indossare dei sandali (per evitare di fare rumore); non deve né baciare né picchiare le mogli e i figli che dovesse incontrare (altrimenti il lamento degli Inferi lo imprigionerà).
*''' Enkidu non segue in consigli di Gilgameš e viene trattenuto negli Inferi, Gilgameš invoca gli dèi affinché lo liberino'''. Ma Enkidu viola tutte le consegne del suo sovrano e viene quindi imprigionato negli Inferi. Gilgameš disperato per la perdita dell'amico si reca nel tempio di Enlil, l'E-ku (lett. "Casa-montagna"), ma il re degli dèi non gli presta ascolto; quindi si reca al tempio di Sîn (il dio Luna, il sumerico Nanna), anche questo dio lo ignora; infine si reca da Ea che invece lo ascolta e lo aiuta, invitando Nergal<ref>Dio uranico che dopo il matrimonio con la dea degli Inferi, Ereškigal, diverrà una divinità ctonia.</ref> ad aprire una fessura dell'Oltretomba per far uscire lo spirito di Enkidu.