Storia della letteratura italiana/Ugo Foscolo: differenze tra le versioni
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==Vita==
[[File:Ugo Foscolo.jpg|thumb|left|250px|Ritratto di Ugo Foscolo, 1813, di François-Xavier-Pascal Fabre, presso la Biblioteca Nazionale di Firenze.]]
Niccolò Foscolo (si fece chiamare Ugo solo dal 1795<ref name="Ferroni566">Giulio Ferroni, ''Profilo storico della letteratura italiana'', Torino, Einaudi, 1992, pag. 566</ref>) nacque il 6
Studiò nel seminario di Spalato, e alla morte del padre (1785) si trasferì con la madre prima a Zante, poi a Venezia, dove iniziò a scrivere versi e si attirò i favori di [[../Melchiorre Cesarotti|Melchiorre Cesarotti]],<ref>Giuseppe Petronio, ''L'attività letteraria in Italia'', Firenze, Palumbo, 1969, pag. 573</ref> suo docente all'univesità di Padova. Riuscì anche a farsi ammettere al salotto dell'aristocratica Isabella Teotochi Albrizzi, grazie alla quale conobbe [[../Ippolito Pindemonte|Ippolito Pindemonte]] e Aurelio Bertola de' Giorgi.<ref name="Ferroni566" /> Esaltatosi per le notizie giunte dalla Francia, in cui era scoppiata la rivoluzione, abbandonò la città lagunare nel 1897. Nel gennaio dello stesso anno fu presentata con successo la sua tragedia ''Tieste'', costruita sui modelli di [[../Vittorio Alfieri|Alfieri]],<ref name="Ferroni566" /> e pubblicò a Bologna l'ode ''A Napoleone liberatore''.
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