Biografie cristologiche/Nuovo Testamento e antiebraismo: differenze tra le versioni

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==''Il suo sangue ricada su di noi e sui nostri figli''==
Matteo, seguendo una precedente versione della storia di Gesù davanti a Pilato nel Vangelo di Marco, riporta una costumanza romana di liberare un prigioniero alla folla durante le festività pasquali. Ponzio Pilato, governatore romano, piazza davanti alla popolazione di Gerusalemme due uomini, ciascuno di nome Gesù. Il primo, Gesù Barabba (letteralmente, "Gesù figlio del padre") è un sovversivo;<ref>Gesù Barabba o ''Barabba'' ([[w:aramaico|aramaico]]: בר-אבא, ''Yeshua Bar-abbâ'', letteralmente "Yeshua, figlio del padre") era, secondo i quattro vangeli canonici, un ebreo appartenente probabilmente al partito degli [[w:zeloti|zeloti]], detenuto dai [[w:Civiltà romana|Romani]] a Gerusalemme assieme ad alcuni ribelli, negli stessi giorni della passione di Gesù. Cfr. [http://archive.org/stream/ilnuovotestament01sale/ilnuovotestament01sale_djvu.txt ''Il Nuovo testamento'' di Marco M. Sales e Antonio Martini], Editore Libreria del Sacro Cuore, 1914, p. 194.</ref> il secondo è Gesù di Nazaret, il Figlio del Padre. La folla strepita a favore di Barabba. Pilato, non trovando prove che Gesù di Nazaret sia colpevole di un qualche crimine, chiede alla folla, "Che farò dunque di Gesù chiamato il Cristo?" e la folla risponde, "Sia crocifisso!" Pilato domanda, "Ma che male ha fatto?" La folla grida nuovamente, "Sia crocifisso!" (27:22-23).
 
Matteo continua: "Pilato, visto che non otteneva nulla, anzi che il tumulto cresceva sempre più, presa dell'acqua, si lavò le mani davanti alla folla: «Non sono responsabile, disse, di questo sangue; vedetevela voi!»" Poi arriva il verso fatidico, 27:25: "E tutto il popolo (gr. ''pas ho laos'') rispose: «Il suo sangue ricada sopra di noi e sopra i nostri figli»" Da questa frase generazioni di cristiani per centinaia d'anni hanno concluso che tutti gli ebrei per sempre, e non solo quelli presenti quel fatidico giorno, ebbero una responsabilità speciale per la morte di Gesù. La colpa è ereditata; è una macchia sull'identità ebraica; tutti gli ebrei sono "uccisori di Cristo".<ref name="Amy3">Amy-Jill Levine, "Anti-Judaism and the Gospel of Matthew", in W. Farmer (cur.), ''Anti-Judaism and the Gospels'', Trinity Press International, 1999.</ref>