Le religioni della Mesopotamia/La letteratura religiosa in Mesopotamia/La Teodicea babilonese: differenze tra le versioni

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* XXII (235-242). L'Amico rammenta al Sofferente che quella "canaglia" di cui egli invidia la "faccia allegra" in fretta va in rovina, l'ipocrita senza dio ottiene ricchezze ma un'arma formidabile lo insegue. Solo cercando la volontà divina si ottiene fortuna. Anche se il premio è scarso questo non manca mai perché si evita la perdita.
 
* XXIII (243-253). Ma il Sofferente insiste che gli indizi gli suggeriscono che il dio non ferma ilun demoniodemone, e che la sottomissione al primo non porta vantaggi.
 
* XXIV