Le religioni della Mesopotamia/Sumer e Accad/I Sumeri/La cosmogonia: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 69:
* La seconda tradizione appartiene alla scuola teologica di Eridu. Essa propone, come la tradizione biblica ben più tarda, la formazione dell'uomo a partire dall'argilla con il dio Enki che gli infonde parte della divina "saggezza" (''ĝeštug'', cuneiforme: [[File:Géstug (cuneiforme).JPG|20px]]).
 
Il testo sumerico conosciuto come ''Enki e Nimaḫ'' (circa mezza dozzina di esemplari frammentari; inizio II millennio) narra come dopo la creazione dell'universo, le dee madri iniziarono a partorire. Per nutrirle, gli dèi dovettero sottoporsi al lavoro, con gli dèi maggiori che lo sovrintendevano, mentre gli dèi minori eseguivano i lavori pesanti. Gli dèi iniziano a lamentarsi della situazione mentre il dio Enki, a cui loro devono l'esistenza, dorme nel suo regno, l'Engur (il regno delle Acque sotterranee). Gli dèi attribuiscono la loro condizione ad Enki. La madre (''ama'' sumerico, ''ummu'' accadico; cuneiforme [[File:Ama (cuneiforme).JPG|30px]]) di Enki, Nammu, dea dell'Acqua primordiale, si decide a comunicare al figlio le lamentazioni divine, invitandolo a creare un essere che potesse sobbarcarsi il faticoso lavoro degli dèi.
 
{{quote|24. Alle parole di sua madre Nammu, Enki si alzò dal suo letto;<br>25. il dio cominciò ad andare avanti e indietro nella sua santa cella, riflettendo si batté la coscia;<br>26. il Saggio, l’intelligente, l’accorto che conosce per virtù propria tutto ciò che è ritualmente perfetto, il creatore, colui che forma ogni cosa, fece uscire l’embrione (''sigensighar'', la "matrice", le "ovaie");<br> 27. Enki modella per lui le braccia e forma il petto;<br> 28. Enki, il creatore, fa entrare all'interno della sua creatura la sua saggezza;<br>29. egli quindi parla a sua madre Nammu:<br>30. "Madre mia, alle creature che tu farai esistere assegna come compito la corvée degli dèi;<br>31. dopo che tu avrai mescolato l’argilla sopra l’Apsû,<br> 32. plasmerai l’embrione (''sigensighar'') e l’argilla, facendo sì che la creatura esista,<br>33. e Ninmaḫ sia la tua aiutante;<br> 34. Ninimma, Egizianna, Ninmada, Ninbara,<br> 35. Ninmug, Sarsardu, Ninniginna, <br>36. che tu hai partorito possano essere a tuo servizio;<br> 37. Madre mia, decidi il destino della creatura; Ninmaḫ le assegni come compito la corvée”. |''Enki e Nimaḫ''. Traduzione di Giovanni Pettinato|
24. <sup>d</sup>en-ki-ke4 inim ama-na <sup>d</sup>namma-ke4 ki-nu2-na ba-ta-zig3<br>