Biografie cristologiche/Da setta ebraica a chiesa dei Gentili: differenze tra le versioni

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Per esempio, Paolo argomenta che le promesse di Dio non furono fatte ai discendenti biologici di Abramo, bensì ai suoi discendenti spirituali. L'argomento qui si basa sun un punto grammaticale: "Ora le promesse furono fatte ad Abramo e alla sua discendenza [greco ''sperma'']. La Scrittura non dice: «E alle discendenze» come se si trattasse di molte, ma come di una sola: «E alla tua discendenza», cioè Cristo" (Gal 3:16). Paolo, seguendo i [[w:Septuaginta|Septuaginta]], traduzione greca della Torah, evidenzia la forma singolare del nome collettivo, "discendenza (sperma)", che può anche essere tradotto "progenie". Pertanto la "progenie" di Abramo è il Cristo e quindi coloro che seguono il Cristo. L'interpretazione è ingegnosa, ma diverge dal senso palese del versetto. Genesi 12:7 per esempio afferma: "Il Signore apparve ad Abramo e gli disse: «Alla tua discendenza [seme] io darò questo paese»." Paolo non parla di Gesù che eredita la terra d'Israele né dei gentili galati che vengono in possesso di beni immobili gerosolimitani. Subito dopo il rischiato (e mancato) sacrificio di Isacco, un angelo, parlando a nome di Dio, dice ad Abramo: "Io ti benedirò con ogni benedizione e renderò molto numerosa la tua discendenza [seme], come le stelle del cielo e come la sabbia che è sul lido del mare; la tua discendenza si impadronirà delle città dei nemici. Saranno benedette per la tua discendenza tutte le nazioni della terra" (Gen 22:17-18). Paolo necessita di supporti migliori.<ref name="Galati"/>
 
Infatti, riconoscendo la debolezza dell'argomento "discendenza", Paolo fa appello alla storia. Nota, per esempio, che Abramo è giustificato al di fuori della Legge, dato che al tempo di Abramo le Legge non era ancora stata data, e "la Legge, venuta dopo quattrocentotrent'anni [cioè dopo Abramo], non annulla il patto ratificato prima da Dio, in modo da annullare la promessa" (Gal 3:17; sul numero di anni cfr. Es 12:40). Pertanto, l'alleanza sinaitica non può rimpiazzare il patto di Abramo, ed il patto di Abramo non richiede il rispetto della Legge mosaica. Pertanto anche i gentili della chiesa, che sono eredi di Abramo, sono giustificati al di fuori della Legge. Però, come anche Paolo — e quasi certamente il pubblico galate — sapeva, sebbene l'alleanza mosaica non annulli quella abramica, non si escludono a vicenda. La sinagoga reputava le due alleanze come fossero complementari. Inoltre, l'argomento legale non risolve la questione della circoncisione, poiché Abramo e gli uomini della sua famiglia certamente si sottomisero a tale operazione. Infine, secondo la leggenda ebraica, i patriarchi Abramo, Isacco e Giacobbe osservavano la Torah. Una leggenda, che potrebbe essere molto posteriore a Paolo, (le date di tali leggende sono notoriamente difficili da determinare), narra: "[[w:Shimon bar Yohai|Rabbi Simeon ben Yohai (II secolo e.v.)]] disse: «Nostro padre Abramo — suo Padre non gli insegnò, né ebbe un maestro che gli insegnasse. Da chi quindi Abramo imparò la Torah? Fu il Santo, che gli aveva dato redini simili a due brocche traboccanti e ripiene di Torah e saggezza durante tutta la notte.» Rabbi Levi tuttavia disse, «Abramo imparò la Torah tutto da solo»" (''Genesi Rabbah'' 61:16; 95:3).<ref>Citazione da Hayim Nahman Bialik e Yehoshua Hana Ravnitzky (curatori), ''The Book of Legends: Sefer Ha-Aggadah'', trad. William Braude, Schocken, 1992, p. 31 e segg.</ref>
 
Insieme a questa forma di "riprova", cioè di citare versetti individuali presi fuori dal loro contesto per provare un punto, Paolo offre anche argomenti utilitaristici. Insiste, per esempio, che se i gentili di [[w:Galazia|Galazia]] accettano la circoncisione, allora ne consegue che debbano osservare l'intera Legge. Il pubblico gentile della Lettera poteva non essere d'accordo; potevano benissimo volersi limitare alla circoncisione: il prosciutto, sì; il prepuzio, no. Era stato loro insegnato che erano figli di Abramo, eredi delle promesse. Abramo fu circonciso, ma il testo biblico non afferma che seguisse la Legge mosaica (come Paolo nota nel suo appello ai 430 anni tra Abramo e Mosè).<ref name="AmyJill2">Amy-Jill Levine, ''The Misunderstood Jew, cit.'', 2006, pp. 78-82.</ref>
 
==L'olivo ed i suoi rami==