Biografie cristologiche/Da setta ebraica a chiesa dei Gentili: differenze tra le versioni

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Il messaggio della "Via", come questi primi seguaci si facevano chiamare, prese piede tra membri della popolazione locale, insieme a pellegrini e commercianti. Luca calcola il numero dei convertiti iniziali a circa tremila (Atti 2:41), sebbene la demografia antica sia notoriamente difficile da confermare. Tuttavia, che fossero tre o trentamila, non tutta l'attenzione era positiva. Luca nota anche che "altri invece li deridevano e dicevano: «Si sono ubriacati di mosto»" (Atti 2:13), che potrebbe indicare la solita pratica della glossolalia, che sembra un balbettio incomprensibile. Il versetto comprova che alcuni reputavano l'intera faccenda un cosa insensata, che le esperienze visionarie non erano comunicazioni celesti, ma segni di possessione demoniaca o pazzia. La glossolalia era un blaterare di ubriachi. Vivere in comune poteva anche essere accettabile, specialmente se uno credeva che il regno di Dio stesse arrivando in settimana, ma provvedere alle necessità dirette della propria famiglia era ben più importante. La vasta maggioranza di coloro che vennero in contatto con questi galilei messianici avrebbero continuato a pregare, a prendersi cura dei poveri, e a credere nella divina provvidenza come avevano sempre fatto; non avevano bisogno della comunità di Gesù per farlo.<ref name="Vermes1">[[w:Geza Vermes|Géza Vermès]], ''Jesus and the World of Judaism'', SCM, 1983, ''ss.vv.'' & ''passim''.</ref>
 
Quando emerge un nuovo movimento religioso, visione politica, o pratica sociale, c'è da aspettarsi della resistenza, usualmente dai rappresentanti dello ''status quo''. Finché Pietro ed i suoi compagni vivevano in relativa oscurità, coi loro pasti comunitari ed i loro interessi limitati al circolo dei seguaci, non erano venuti all'attenzione degli alleati romani locali, le istituzioni di Gerusalemme. Tuttavia, quando il movimento cominciò a diffondersi, ne conseguirono rischi e pericoli. Proclamare la risurrezione di un individuo è una cosa; proclamare che il Messia era un uomo crocifisso da Roma era tutt'altra cosa. Secondo Roma, esisteva solo un re, ed era Cesare, non un qualche criminale galileo con pretese reali. L'istituzione del Tempio temette una rivolta pubblica; gli scribi e gli insegnanti della Legge si preoccuparono di doversi scontrare con questa nuova scuola di pensiero rivale. I seguaci di Gesù forse contribuirono alla tensione predicando le fine del mondo, la distruzione del Tempio, la colpa del popolo per aver crocifisso Gesù, o la posizione di Gesù sul trono celeste. Proclamarsi seguace di Gesù significava quindi rischiare il ridicolo, l'ostracismo e persino la persecuzione.<ref name="Vermes1"/>
==Aspettative messianiche==
 
Altri ancora pensavano che il movimento fosse un pericolo per il sistema di vita che amavano, un sistema di vita che evidenziava la cura dei propri genitori e figli e cercava di mantenere la stabilità della famiglia. Il gruppo di Gesù aveva un fine diverso. Anticipando l'arrivo del regno dei cieli, quando "non prenderanno moglie né marito, ma saranno come angeli nei cieli" ([https://www.biblegateway.com/passage/?search=marco+12%3A25&version=CEI;LND Marco 12:25]), promuovevano un sistema di valori famigliari che andava contro all'idea ebraica dominante del tempo. Secondo il Vangelo di Matteo, Gesù applicava i seguenti versetti di Michea al proprio programma: "Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non sono venuto a portare pace, ma una spada. Sono venuto infatti a separare ''il figlio dal padre, la figlia dalla madre, la nuora dalla suocera: e i nemici dell'uomo saranno quelli della sua casa''" (Mt 10:34-36; cfr. Michea 7:6). Che Gesù abbia fatto tale dichiarazione o gli sia stata attribuita dai suoi seguaci, che avevano provato personalmente tale divisione, il punto è giusto, poichè Gesù veramente divideva le famiglie. Giacomo, Giovanni, e la loro madre scelsero di seguirlo, mentre loro padre, Zebedeo, rimase in Galilea con le sue barche ed i suoi lavoratori. Giovanna lo seguì, mentre suo marito, Cuza, amministratore di Erode Antipa, rimase assente (cfr. Luca 8:1-3). All'uomo che chiese di poter seppellire suo padre prima di unirsi al movimento, Gesù seccamente rispose: "Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu và e annunzia il regno di Dio" (Lc 9:60). Ad un altro che disse: "Ti seguirò, Signore, ma prima lascia che io mi congedi da quelli di casa," Gesù rispose, "Nessuno che ha messo mano all'aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio" (Lc 9:61-62). La famiglia offerto da Gesù non era determinata da matrimonio o sangue, ma da lealtà a lui ed ai suoi insegnamenti. Non c'era pertanto gran supporto comunitario per un movimento che poneva il proprio ''ethos'' ed i propri membri al di sopra dei genitori, delle consorti, di fratelli e sorelle, dei figli.
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Ciò nondimeno, il movimento continuò a propagarsi. Entrando poi nel mondo dei gentili, venne presentato in chiave nuova per un nuovo pubblico. Le motivazioni etiche rimasero forti, ma ad accompagnare questo messaggio del regno dei cieli ci fu una crescente concentrazione su Gesù stesso: il significato che la sua morte e risurrezione avevano per l'individuo e anche per il cosmo. Le aspettative messianiche dei primi seguaci di Gesù si fusero nella croce e nella proclamazione della risurrezione.<ref name="Yeshua"/>
 
==Aspettative messianiche==
Non tutti gli ebrei del primo secolo — o di tutti i tempi — credevano/credono che il messia debba arrivare. Né c'era un accordo generale sugli attributi messianici; non c'era una lista che includesse
* Essere nato da madre vergine
* Aver ricevuto un mandato diretto da Dio
* Aver sconfitto le tentazioni di Satana
* Camminare sull'acqua
 
Nonostante l'insistenza di Paolo che Gesù "fu sepolto e risuscitò a il terzo giorno secondo le Scritture" (1 Cor. 15:4), nessuna fonte ebraica, al di fuori di quelle associate coi seguaci di Gesù, dimostra una qualsiasi aspettativa che il messia sarebbe stato ucciso e risorto dopo tre giorni. Il riferimento che più si avvicina potyrebbe essere [https://www.biblegateway.com/passage/?search=Osea+6%3A1-2&version=CEI;LND Osea 6:1-2]: "Venite, ritorniamo al Signore: egli ci ha straziato ed egli ci guarirà. Egli ci ha percosso ed egli ci fascerà. Dopo due giorni ci ridarà la vita e il terzo ci farà rialzare e noi vivremo alla sua presenza." Il riferimento non è ad un singolo individuo, bensì al popolo di Israele. Le Scritture che Paolo cita sono la Legge ed i Profeti, non il Vangelo (che non era ancora stato scritto).<ref name="Vermes1"/><ref name="Yeshua"/>
 
==Pietro, la pietra==
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