Biografie cristologiche/Gesù ed Ebraismo: differenze tra le versioni
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"Male" nella riga "ma liberaci dal male" più precisamente dovrebbe essere "il maligno", come riportano [https://www.biblegateway.com/passage/?search=matteo%206%3A13&version=CEI;LND;NR1994 alcune versioni] (è improbabile che l'aramaico sottostante al greco contenesse un concetto astratto del male, ed il greco stesso letteralmente è "il maligno") ed è un riferimento a Satana, che "mise alla prova" Gesù nel deserto dopo il suo battismo (Mt 4:1-11; cfr. Marco 1:12-13; Luca 4:1-13). Nel testo ebraico di Giobbe, libro scritto svariati secoli prima della nascita di Gesù, Satana in verità viene chiamato "il Satana" — letteralmente, "l'Accusatore"; il suo ruolo era quello del [[w:pubblico ministero|pubblico ministero]] celeste. Sebbene operi in questo primo testo biblico come funzionario del tribunale divino, già mostra nel caso di [[w:Giobbe|Giobbe]] quanto sia capace di infliggere prove orrende all'umanità. Nel primo secolo "il Satana" diventa semplicemente "[[w:Satana|Satana]]", un essere sovrannaturale che cerca di condurre la gente sulla cattiva strada e lontano da Dio. L'Ebraismo del primo secolo aveva anche una vivida immagine di [[w:angeli caduti|angeli "caduti"]], chiamati "osservatori", che tentavano di adescare la gente allontanandola dalla Torah con l'insegnamento di cose malefiche, come gli strumenti di guerra, l'astrologia, e l'uso di cosmetici.<ref>Cfr. ''1 Enoch'' 7-8, 69; 10; 21:7-10; 64-65; 69; ''Giubilei'' 5:16-11; 8:3.</ref> Pertanto "Liberaci dal maligno" ha un senso profondo nel contesto storico.<ref name="Prega"/>
Per portare questa coppia finale di versetti, "non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male"
La questione se essa sia la preghiera ideale per l'ebreo del ventunesimo secolo è un'altra faccenda, più delicata. Non è che ebrei e cristiani debbano recitare il''Padre nostro'' insieme, dato che la preghiera è troppo associata a Gesù, e quindi ai trascorsi duemila anni di difficili rapporti tra cristiani ed ebrei. Inoltre, l'Ebraismo ha la propria liturgia in cui questi motivi vengono toccati in una maniera o l'altra. Ciò nondimeno, forse questa preghiera molto ebraica, registrata nel Nuovo Testamento molto cristiano, è qualcosa che nonni e nipoti in famiglie miste potrebbero dire insieme. La preghiera non è "''a'' Gesù"; non dice nulla di unicamente cristiano; e si adatta benissimo alla devozione ebraica. In tal modo, Gesù fornisce veramente un ponte, piuttosto che un cuneo, tra cristiani ed ebrei. A loro volta, molte preghiere ebraiche — cioè preghiere recitate nell'antichità e oggigiorno dagli ebrei — potrebbero avere pari risonanza tra i cristiani.<ref name="Levine"/>
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