Le religioni della Mesopotamia/Ziqqurat: differenze tra le versioni
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{{q|Il termine sumerico per indicare Ziqqurat è U-Nir (monte), che Jastrow interpreta come 'visibile a grande distanza'. La ziqqurat era, propriamente, un 'monte cosmico', cioè un'immagine simbolica del Cosmo; i suoi sette piani rappresentavano i sette cieli planetari (come a Borsippa) o avevano i colori del mondo (come a Ur).|Mircea Eliade, ''Trattato di storia delle religioni''. Torino, Boringhieri, p.113}}
{{q|L'omologia Cielo-Mondo è implicata in tutte le costruzioni babilonesi. Il ricco simbolismo dei templi (le ''ziggurat'') non può essere compreso che in base a una "teoria cosmica". Di fatto la ''ziggurat'' era costruita a immagine del Mondo; i suoi piani simboleggiavano le divisioni dell'universo: il mondo sotterraneo, la terra, il firmamento. La ''ziggurat'' è in verità il Mondo perché simbolo della montagna cosmica che, come vedremo, non è che una perfetta ''imago mundi''. Gli studi di Dombart hanno dimostrato definitivamente che le ''ziggurat'' erano delle montagna artificiali (''kunstliche Berge'') il cui modello materiale era la montagna sacra. [...] La montagna sacra è l'autentico trono perché è
E questo richiamarsi alla "montagna" possiede quindi una precisa valenza:
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