Biografie cristologiche/Gesù ed Ebraismo: differenze tra le versioni

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Il materiale giuridico rabbinico a volte viene chiamato "Legge orale" a causa degli insegnamenti dati a Mosè sul Monte Sinai quali commentari della Torah scritta. Il ''[[w:Pirke Avot|Pirke Avot]]'', trattato mishnaico che offre un compendio dei grandi insegnamenti rabbinici, inizia con una descrizione di come fu trasmessa la Legge orale: "Mosè ricevette la Legge [orale] sul Sinai, e la passò a Giosué, e Giosué agli anziani, e gli anziani ai profeti, ed i profeti agli uomini della Grande Sinagoga,..." e così via fino a [[w:Hillel|Hillel]] ed il suo rivale, [[w:Shammai|Rabbi Shammai]], e poi a [[w:Giuda il Principe|Giuda il Principe]]. Inevitabilmente, la "Legge orale" fu messa giù per iscritto, ma l'appellativo "orale" è rimasto. Secondo la tradizione rabbinica, la Tora orale e scritta funzionano insieme. Per esempio, i testi rabbinici spiegano come si devono praticare i comandamenti della Torah scritta. Gli insegnamenti non solo sono utili, ma sono anche necessari, poiché Levitico e Deuteronomio non hanno allegati i rispettivi manuali d'istruzione sucome implementare le loro leggi e statuti. La Torah afferma che uno deve affiggere le parole della Torah sui propri stipiti e porte; la Legge orale spiega quali parole e come debbano essere affisse.<ref>Per la letteratura rabbinica e la Legge ebraica, si vedano specialmente: Barry W. Holtz, [http://books.google.co.uk/books/about/Back_To_The_Sources.html?id=rQ_FVFlRhxsC&redir_esc=y ''Back to the Sources: Reading the Classic Jewish Texts''], Simon and Schuster, 2008; Jacob Neusner, ''Introduction to Rabbinic Literature, cit.'', 1999, pp. 30-56 e ''passim''; H. L. Strack & G. Stemberger, [http://books.google.co.uk/books/about/Introduction_to_the_Talmud_and_Midrash.html?id=ESy1R-mnl6kC ''Introduction to the Talmud and Midrash''], Fortress Press, 1992; Shemuel Safrai & Peter J. Tomson, ''The Literature of the Sages: Oral Torah, Halakha, Mishnah, Tosefta, Talmud, External Tractates'', Fortress, 1987, ''ss.vv.''; Jacob Neusner, Alan Jeffery Avery-Peck, Bruce D. Chilton, [https://books.google.co.uk/books?id=Nod8yCUJLuYC&dq=Shemuel+Safrai+%26+Peter+J.+Tomson,+%27%27The+Literature+of+the+Sages:+Oral+Torah,+Halakha,+Mishnah,+Tosefta,+Talmud,+External+Tractates%27%27&source=gbs_navlinks_s ''Judaism in Late Antiquity''], Vol. 3, Brill, 1995.</ref>
 
Ritornando a Gesù, è stato affermato che Gesù rifiutò la "Legge orale", o la "Torah orale", le interpretazioni della Torah che infine trovarono il loro posto nella Mishnah e nel Talmud. Pertanto, egli dissentiva da ciò che la maggioranza degli ebrei nel primo secolo reputavano un'osservanza giusta e fedele della tradizione. Lo studioso David Klinghoffer articola questo argomento in maniera chiara, sostenendo che "non c'era da sorprendersi che alcuni ebrei del tempo scegliessero di confrontarsi e dibattere con Gesù, poiché egli intenzionalmente rigetta la tradizione orale, non per ignoranza ma per convinzione."<ref name="Kling">David Klinghoffer, ''Why the Jews Rejected Jesus: The Turning Point in Western History'', Doubleday, 2005, p. 59.</ref> Il problema di questa opinione è che la Legge orale stessa è variabile; nemmeno tutti i rabbini erano d'accordo tra di loro. La storia di Rabbi Hillel e del potenziale convertito è in realtà la seconda parte di un aneddoto che inizia con la visita di tale convertito a Shammai. Venendogli chiesto di riassumere la Torah stando su un piede solo, Shammai invece lo picchiò con un bastone. La storia, raccontata da quei rabbini che si reputavano eredi di Hillel, perlomeno riconosceva l'opinione rivale. Come dice l'interpretazione talmudica, anch'essa scritta dai sostenitori di Hillel: "Un voce dal cielo dichiarò, «Le parole di entrambe le scuole [di Hillel e di Shammai] sono parlo del Dio vivente, ma la Legge segue i giudizi della scuola di Hillel»" (''[[w:Eruvin|Eruvin]]'' 13b).
 
Anche se si dovesse accettare l'asserzione altamente contestata che la Legge orale, alla fine messa per iscritto nella Mishnah circa duecento anni dopo la morte di Gesù, fosse già disponibile al tempo di Gesù, ciò comunque non significa che Gesù non stesse al passo coi suoi compatrioti ebrei, inclusi quelli che accettavano la tradizione rabbinica nella maggioranza delle osservanze. In verità, non esiste indicazione che Gesù avesse un'interpretazione ''sistematica'' della Torah. Non discuteva, come invece facevano i rabbini, le varie distinzioni del diritto civile con altri saggi rabbinici. Piuttosto, i Vangeli implicano che egli rispondesse a domande fattegli, sia in specifiche circostanze ("È lecito guarire di sabato?") o da coloro che cerfcavano di imparare da lui o di metterlo alla prova ("Qual è il più grande comandamento della legge?").<ref>Cfr. Marco 3:1-6; Matteo 22:36-40.</ref> Gesù quindi non fa parte della tradizione rabbinica né è ad essa chiaramente antitetico. In alcuni casi sarebbe stato d'accordo con le vedute maggioritarie; in altri casi sarebbe stato dalla parte della minoranza; e in pochi casi, come quello dove proibisce il divorzio, sarebbe stato del tutto opposto (qui dalla parte conservatrice e non da quella liberale).<ref name="Yeshua"/>
 
==Parabole==