Le religioni della Mesopotamia/La letteratura religiosa in Mesopotamia/Enûma Eliš: differenze tra le versioni

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===Tavola V===
==== L'opera di creazione del Cosmo da parte di Marduk: versi 1-76 ====
Marduk crea le collocazioni stellari per gli dèi, inserendo le stelle ''Lumašu'' (''ú-ba-áš-šim man-za-za an DINGIR.DINGIR GAL.GAL/MUL.meš tam-šil-šu-nu lu-ma-ši uš-zi-iz'': «Egli creò la postazione celeste per i grandi dèi/ e vi applicò le stelle ''Lumašu'', che sono il modello di tutte le (altre) stelle.» V, 1-2), limitandone i confini e stabilendo l'anno. Quindi indica la collocazione celeste di Neberu, decidendo in questo modo la distanza tra le stelle. Crea Nanna (il dio Luna, Sîn, Nanna-Suen) affidandogli la notte e incoronandolo, stabilendone il movimento che decide i giorni sulla Terra in coordinamento con il dio Sole (Šamaš). «La saliva di Tiāmat [...]/Marduk fece [...]/egli raccolse e ne fece nuvole» (V, 46-48). Quindi apre il cranio di Tiāmat riempendone la cavità di acqua e così facendo fa sgorgare dai suoi occhi i fiumi Tigri ed Eufrate. Nel petto della divina progenitrice predispone le montagne, poi piega la sua coda e la lega al Durmaḫ<ref>È la corda cosmica che tiene unite le parti del Cosmo.</ref>. Allo stesso modo ne dispone il sedere per ancorare il cielo. La restante metà di Tiāmat la stende e la rende Terra. Compiuta l'opera con Tiāmat, Marduk fece venire ad essere "il tutto". Rinnovata la creazione, Marduk stabilisce le regole e le affida al padre Ea. Dona la Tavola dei destiniDestini ad Anu (V, 70). Le undici creature di Tiāmat vengono da Marduk catturate: distrutte le loro armi e incatenati i loro piedi, predispone le loro immagini che appende come monito all'ingresso dell'Apsû.
 
====L'intronizzazione di Marduk: versi 77-116====