Le religioni della Mesopotamia/Cronologia: differenze tra le versioni

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* Preistoria (dal 5200 al 3100 a.C.):. Ubaid, Eridu, Uruk (da Uruk XVIII a Uruk IV).
* Protostoria (intorno al 3000 a.C.):. Gemdet Nasr e Uruk III.
* Protodinastico I (dal 2900 al 2700 a.C.):. periodoPeriodo oscuro; qui vanno comunque collocate le prime dinastie, postdiluviane, di Kiš e di Uruk citate nella ''Lista Reale Sumerica''.
* Protodinastico II (dal 2700 al 2500 a.C.):. siSi evidenziano le città-Stato sumeriche in lotta fra loro. Caso emblematico e la lotta fra la città di Kiš e quella di Uruk dove sembra che la prima prevalga sulla seconda. Per contrastare il predominio di Kiš sembra attestata un'alleanza tra sei città meridionali, primo caso di Stato sovracittadino<ref>Sandro Pettinato, ''MS'' pos. 420.</ref>.
* Protodinastico III (dal 2500 al 2350 a.C.):. questoQuesto periodo è conosciuto anche come "I dinastia di Ur" la quale comprende 405 re noti storicamente. Contemporanea è la dinastia di Lagaš, il cui ultimo sovrano, Urukagina, viene sconfitto dal re di Umma, Lugal-Zagesi, il quale aveva già sottomesso l'intera nazione sumerica.
* Periodo accadico (sargonico; dal 2350 al 2200 a.C.):. Lugal-Zagesi viene sconfitto da Sargon (Šarru-kīnu), re del popolo semitico degli Accadi, che così conquista l'intero territorio abitato dai Sumeri. I suoi successori, Rimuš, Maništušu e Naram-Sîn ne estendono il dominio, ma con Šar-kali-šarri inizia la decadenza di questa dinastia: il Sud sumerico si rende autonomo con la III dinastia di Ur; da ovest preme un altro popolo semita, gli Amorrei (sumerico: Martu; accadico: Amurru); a est, le popolazioni pre-iraniche e, a nord, i Ḫurriti, ne minacciano i confini.
* Periodo dei Gutei (dal 2200 al 2120 a.C.):. ilIl popolo dei Gutei irrompe, provenendo da Est, nell'impero accadico conquistandolo. Questo periodo è piuttosto oscuro, ma sotto il regno di Gudea la città sumera di Lagaš, che vanta una maggiore autonomia dai Gutei, vive una fase di splendore.
* Periodo di Ur III (dal 2120 al 2000 a.C.):. ilIl re di Uruk ,e contemporaneo di Gudea, Utuḫengal, sconfigge i Gutei e libera la Bassa Mesopotamia dal loro dominio, ma un suo generale, Ur-Nammu, lo detronizza, fondando un regno che abbraccia tutte le città sumere con capitale nella città di Ur. Il figlio di Ur-Nammu, Šulgi, caratterizzerà questo periodo con una grande riforma culturale e religiosa, dove la figura del dio Enki assurgerà a un ruolo fondamentale. In questo periodo (sotto il regno di Šu Sin, 2037-2029 a.C.) i Sumeri erigono un muro (''Martu Muriq Tidnim'') lungo i confini settentrionali (tra il Tigri e l'Eufrate) per impedirne l'attraversamento da parte dei nomadi semiti Amorrei (sumerico: ''Martu'').
* Periodo degli Amorrei (2000 a.C.):. duranteDurante il regno di Ibbi-Sin, ultimo re della dinastia di Ur III, le città meridionali, già infiltrate o saccheggiate dai nomadi Amorrei, si rendono indipendenti. Intorno al 2004 a.C., gli Elamiti (popolo pre-iranico proveniente da est) assediano la città di Ur che capitola per fame. Il re, Ibbi-Sin viene fatto prigioniero e la capitale sumera distrutta. Nel 2000 a.C. quindi l'irruzione degli Amorrei popolo semitico proveniente dalla Siria-Palestina, e la distruzione di Ur da parte dei pre-iranici Elamiti, estingue l'ultimo regno sumero, condannando al declino culturale e linguistico questa etnia. La semitizzazione della Mesopotamia diventa inarrestabile e la lingua sumera, e il suo retaggio religioso, restano solo un autorevole ricordo per i regni che si succederanno, fino alla conquista, nel VI secolo a.C., di Babilonia da parte del persiano Ciro II. Dalle ceneri dei regni neo-sumerici di Ur III si formano tre centri cittadini a guida semitica (amorrea) che intendono ereditare il glorioso passato di Akkad e Ur III, : Isin, Larsa e Babilonia.
* Periodo di Isin e Larsa. Išbi-Erra (2017-1985 a.C.) è il primo re della nuova dinastia di Isin che si estinse con il suo ultimo re, Lipit-Ištar (1873-1869 a.C.), il quale venne allontanato dalla città. A partire dal quel periodo l'egemonia regionale passa alla città di Larsa che, con il re Gungunum (1932-1906 a.C.), riuscì a sottrarre il controllo delle importanti città di Ur e Lagaš alle dinastie di Isin, e della città di Susa agli Elamiti. A partire dal suo re Sumu-Abum (1894-1881) un'altra città si affaccia a dominare la zona centrale della Mesopotamia, è la città di Babilonia che, con il suo erede Sum-al-El (1880-1845 a.C.), controlla ormai le città di Sippar, Dilbat, Marad, Kiš e Kazallu.
*2000 a.C. L'irruzione degli Amorrei (sumerico: Martu; accadico: Amurru) popolo semitico proveniente dalla Siria-Palestina, e la distruzione di Ur da parte dei pre-iranici Elamiti, estingue l'ultimo regno sumero, condannando al declino culturale e linguistico questa etnia. La semitizzazione della Mesopotamia diventa inarrestabile e la lingua sumera, e il suo retaggio religioso, restano solo un autorevole ricordo per i regni che si succederanno, fino alla conquista, nel VI secolo a.C., di Babilonia da parte del persiano Ciro II.
* Periodo paleoassiro. Nel Nord della Mesopotamia le città di Aššur e di Ninive, abitate da genti di origine autoctona e semita stanziatesi intorno alla metà del XXX secolo a.C., si liberano, con il crollo dell'egemonia di Ur III, del controllo da parte delle dinastie sumere, gettando le basi di quello che sarà il formidabile impero assiro.
* Dalle ceneri dei regni neo-sumerici di Ur III si formano tre centri cittadini a guida semitica (amorrea) che intendono ereditare il glorioso passato di Akkad e Ur III, : Isin, Larsa e Babilonia.
* Periodo paelobabilonese. A partire dal suo re Sumu-Abum (1894-1881) un'altra città si affaccia a dominare la zona centrale della Mesopotamia, è la città di Babilonia che, con il suo erede Sum-al-El (1880-1845 a.C.), controlla ormai le città di Sippar, Dilbat, Marad, Kiš e Kazallu. Nel XVIII secolo a.C. Hammurapi (1792-1750) regna in Babilionia. In questo periodo sono sei le potenze che si contendono il controllo della Mesopotamia: Larsa, Babilonia, Ešnunna, Yamkhad (attuale Aleppo), Qatna e Aššur. Verso la fine del suo regno Hammurapi riesce, con alleanze subito sciolte, a sconfiggere le varie potenze concorrenti ottenendo infine l'unificazione di quello che era inteso come il regno "di Sumer e di Akkad". Le sue conquiste non saranno tuttavia mantenute dai re babilonesi che gli succedettero: sotto il re Samsu-Ditana (1625-1595), ultimo della dinastia di Hammurapi, l'esercito ittita guidato da Muršili I (1620-1590) saccheggia la città di Babilonia, violando il tempio del dio poliade Marduk da dove ne trascineranno via la statua.
* Išbi-Erra (2017-1985 a.C.) è il primo re della nuova dinastia di Isin che si estinse con il suo ultimo re, Lipit-Ištar (1873-1869 a.C.), il quale venne allontanato dalla città. A partire dal quel periodo l'egemonia regionale passa alla città di Larsa che, con il re Gungunum (1932-1906 a.C.), riuscì a sottrarre il controllo delle importanti città di Ur e Lagaš alle dinastie di Isin, e della città di Susa agli Elamiti. A partire dal suo re Sumu-Abum (1894-1881) un'altra città si affaccia a dominare la zona centrale della Mesopotamia, è la città di Babilonia che, con il suo erede Sum-al-El (1880-1845 a.C.), controlla ormai le città di Sippar, Dilbat, Marad, Kiš e Kazallu.
* Periodo mediobabilonese. Intorno al XVI secolo a.C. la dinastia reale del popolo dei Cassiti (originari dei monti Zagros), guidati come i Mitanni da un élite indoeuropea, prende il sopravvento in Babilonia. Il re cassita Agum II (ca 1550 a.C.) restituisce al santuario babilonese la statua del suo dio, Marduk, precedentemente prelevata dagli Ittiti e da questi consegnata alla città di Khana. Con il re Kara-indaš (ca 1425 a.C.) il regno della Babilonia cassita assurge a livello internazionale.
* Nel Nord della Mesopotamia le città di Aššur e di Ninive, abitate da genti di origine autoctona e semita stanziatesi intorno alla metà del XXX secolo a.C., si liberano, con il crollo dell'egemonia di Ur III, del controllo da parte delle dinastie sumere, gettando le basi di quello che sarà il formidabile impero assiro.
* Il periodo medioassiro. Il re assiro Aššur-uballiṭ I (1363-1328 a.C.) libera il suo paese dall'influenza dei Mitanni e così si avvia il confronto tra Assiri e Babilonesi cassiti.
* Nel XVIII secolo a.C. Hammurapi (1792-1750) regna in Babilionia. In questo periodo sono sei le potenze che si contendono il controllo della Mesopotamia: Larsa, Babilonia, Ešnunna, Yamkhad (attuale Aleppo), Qatna e Aššur. Verso la fine del suo regno Hammurapi riesce, con alleanze subito sciolte, a sconfiggere le varie potenze concorrenti ottenendo infine l'unificazione di quello che era inteso come il regno "di Sumer e di Akkad". Le sue conquiste non saranno tuttavia mantenute dai re babilonesi che gli succedettero: sotto il re Samsu-Ditana (1625-1595), ultimo della dinastia di Hammurapi, l'esercito ittita guidato da Muršili I (1620-1590) saccheggia la città di Babilonia, violando il tempio del dio poliade Marduk da dove ne trascineranno via la statua.
* Intorno al XVI secolo a.C. la dinastia reale del popolo dei Cassiti (originari dei monti Zagros), guidati come i Mitanni da un élite indoeuropea, prende il sopravvento in Babilonia. Il re cassita Agum II (ca 1550 a.C.) restituisce al santuario babilonese la statua del suo dio, Marduk, precedentemente prelevata dagli Ittiti e da questi consegnata alla città di Khana. Con il re Kara-indaš (ca 1425 a.C.) il regno della Babilonia cassita assurge a livello internazionale.
* Il re assiro Aššur-uballiṭ I (1363-1328 a.C.) libera il suo paese dall'influenza dei Mitanni e così si avvia il confronto tra Assiri e Babilonesi cassiti.
* I continui conflitti con gli Assiri a nord e con gli Elamiti a ovest rendono le dinastie cassite sempre più deboli fino a che il re elamita Kutir-Nakhunte (1155-1140 a.C.) saccheggia nel 1155 a.C. Babilonia, trasferendo la statua di Marduk a Susa e ponendo fine alla dinastia cassita.