Scienze della Terra per le superiori/I ghiacciai: differenze tra le versioni

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Un ghiacciaio nasce da '''grandi accumuli di neve''' che assumono caratteristiche di un vero e proprio corpo roccioso.
 
Man mano che la neve si accumula su un suolo per lunghi tempi (da decine a centinaia di anni), la sua conformazione cambia sotto la pressione del peso delle nevicate successive. I fiocchi caduti per primi tendono a compattarsi in strati di '''neve granulare''', che a loro volta, all’aumentare del peso di altra neve sopraggiunta negli anni, si trasformano in '''firn''', cioè uno strato denso e rigido dove i cristalli di ghiaccio sono fusi e la porosità è ridotta al minimo. Si forma così il '''ghiaccio compatto''', che per consistenza e stratificazione può essere paragonato a un blocco roccioso.<gallery>
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155 - Glacier Perito Moreno - Panorama de la partie nord - Janvier 2010.jpg
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Un ghiacciaio, però, non si forma ovunque. Al di là delle dimensioni, un ghiacciaio si può definire tale solo se si forma al di sopra del '''limite delle nevi perenni'''. Questo limite indica la quota al di sopra della quale la neve caduta nella stagione precedente non si fonde durante le stagioni più calde. Questo parametro spiega come possano esistere ghiacciai anche a basse latitudini, come vicino l’equatore. Anche la cima del Kilimangiaro, il vulcano in Tanzania alto oltre i 5000m, che si trova a latitudine 3°, ospita un ghiacciaio.