Biografie cristologiche/Gesù ed Ebraismo: differenze tra le versioni

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Le differenze tra ebrei e cristiani derivano non solo da differenti Sacre Scritture, memorie storiche, ed esperienze vissute; ma derivano anche da credenze, dalla fede. I cristiani "credono" in Gesù perché Gesù riempie i loro cuori e le loro anime. In termini cristiani, la fede proviene mediante la "grazia". Una volta ottenuta la fede, poi le varie argomentazioni dalla Bibbia, dalla natura o dalla testimonianza personale in merito all'autorità di Gesù servono ad incrementare tale fede. In altre parole, la fede è come l'amore: non può essere costretto, obbligato. Non poggia su un argomento logico o prova storica.<ref name="Yeshua"/>
 
Lo stesso ragionamento vale per l'Ebraismo. Per gli ebrei, il sistema è completo: non c'è bisogno di un Nuovo Testamento, poiché la [[w:Torah|Torah]] e le sue interpretazioni nell'ambito della comunità ebraica già offrono rivelazione del divino. Sebbene l'analogia sia un po' stiracchiata, la Torah funziona nella sinagoga come Gesù funziona per la chiesa: è la "parola" del divino presente nella congregazione. Pertanto chiedere agli ebrei perché non credano in Gesù è equivalente a chiedere ai cristiani perché non seguano Maometto. Per gli ebrei, Gesù è superfluo o ridondante; non è necessario per salvare dal peccato o dalla morte, poiché l'Ebraismo proclama una divinità pronta a perdonare i peccatori penitenti e asserisce che "tutto Israele ha una porzione del [[w:mondo a venire|mondo a venire]]" ([[w:Mishnah|Mishnah]] ''[[w:Sanhedrin|Sanhedrin]]'' 10:1). E tuttavia alcuni ebrei si convertono al Cristianesimo, e alcuni cristiani si [[w:Ghiur|convertono all'Ebraismo]]. Di nuovo, la conversione non è una questione di quale insegnamento sia "migliore" o "vero" in un qualche senso oggettivo; è indotta da quell'insegnamento che fornisce il miglior senso personale di verità e adempimento al singolo individuo.<ref>Walter Jacob, ''Christianity through Jewish Eyes: The Quest for Common Ground'', KTAV Publishers, 1974, ''passim''.</ref>
 
Tuttavia l'accordo si può certamente riscontrare nella connessione di Gesù all'Ebraismo.<ref name="Yeshua"/>
 
==Contesto e contenuto==
Il fatto che Gesù fosse ebreo non è stato ignorato. Biblioteche e librerie sono colme di volumi che hanno titoli del tipo ''Gesù l'ebreo'',
''L'ebraicità di Gesù", ''Gesù e il mondo dell'Ebraismo'', ''La religione di Gesù l'ebreo'', ''Gesù nel suo contesto ebraico'' e i cinque volumi di John Meier, ''Un ebreo marginale. Ripensare il Gesù storico''.<ref name="Yeshua"/> Il punto è più di una semplice osservazione storica. Numerose chiese oggi riconoscono la propria connessione intima con l'Ebraismo: connessioni apportate da Scrittura, storia, teologia e, come sostiene Paolo, Cristo "secondo la carne" (Rm 9:5). Ciò nondimeno, quando si arriva all'inginocchiatoio, al pulpito, e spesso all'aula, anche quando la congregazione cristiana, i ministri ed i professori riconoscono che Gesù era ebreo, spesso non ne forniscono i relativi contenuti. L'affermazione che "Gesù era ebreo" può certo essere vera, ma non centrale nell'insegnamento della chiesa.<ref name="Yeshua"/>
 
Il [[w:Simbolo niceno-costantinopolitano|Credo niceno]], composto nel IV secolo, proclama: <ref>Il Credo niceno-costantinopolitano, di Enzo Lodi, Marietti, 1995, ''s.v.''</ref>
{{...}}
{{q|Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: [Dio da Dio], Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini
e per la nostra salvezza discese dal cielo e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine.}}
 
Il [[w:Simbolo degli apostoli|Credo degli Apostoli]],<ref>''[http://thes.bncf.firenze.sbn.it/termine.php?id=7126 Simbolo degli apostoli]'' in ''[http://thes.bncf.firenze.sbn.it/ Tesauro del Nuovo soggettario]'', BNCF, marzo 2013.</ref> appena precedente, riconosce
{{q|Gesù Cristo, Suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio, Padre onnipotente: di là verrà a giudicare i vivi e i morti.}}
 
==Comprendere la Torah==