Antologia ebraica/Puro di Cuore: differenze tra le versioni

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<small>''Spagna-Palestina, XII secolo''</small>
 
• <small>DAL ''[[w:Kuzari|KUZARI]]''</small> •</center>
 
Il re dei [[w:Cazari|Cazari]] disse:<ref>Yehuda Ha-Levi, infastidito dall'attrazione che esercitavano il Cristianesimo, l'Islam e la filosofia anche sul popolo ebraico, compose verso il 1140, alla fine della sua vita, il suo capolavoro, redatto in [[w:lingua araba|arabo]]: il ''Kitāb al-ḥujja wa l-dalīl fī nuṣr al-dīn al-dhalīl'', in [[w:Lingua italiana|italiano]] "Il libro dell'argomentazione e della prova in difesa della religione disprezzata", più noto sotto il titolo che gli dette il suo traduttore [[w:Samuel ibn Tibbon|Samuel ibn Tibbon]], il '''''[[w:Kuzari|Kuzari]]''''' in risposta alle domande di un [[w:Caraismo|Caraita]], egli dirà, ispirandosi alla conversione all'Ebraismo del re dei [[w:Cazari|Cazari]] e dei suoi sudditi quattro secoli prima. Del testo se ne trova una traduzione inglese parziale sulla [http://www.jewishvirtuallibrary.org/jsource/Judaism/kuzari.html Jewish Virtual Library].</ref> Dimmi cosa fa l'uomo devoto tra di voi, nell'era corrente.
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Il maestro rispose: Il devoto ''è'' un sovrano, che viene obbedito dai suoi sensi e dai suoi poteri, sia spirituali che fisici. L'uomo devoto avrebbe veramente il diritto di governare, poiché se governasse una nazione, il suo governo sarebbe parimenti giusto come quello che esercita sul suo corpo e sulla sua anima.
 
Poiché incatena le passioni e le argina, dopo che ha dato loro la rispettiva porzione e ciò di cui abbisognano in termini di cibo e bevande sufficienti — mantenendo sempre il giusto mezzo, ed in termini di forbitezza e ciò di cui necessitano per questa, anche qui mantenendo sempre il giusto mezzo. Egli incatena le forze che bramano il potere e tendono verso la superiorità dopo che ha dato loro la rispettiva porzione in termini di superiorità benefica in materia di saggezza, e l'allontanamento di persone malvage. Dà a ciascuno dei sensi secondo la quantità giusta, e usa le mani, i piedi e la lingua solo per ciò che è necessario, e per buoni propositi. Lo stesso fa con l'udito e la vista, ed i relativi sentimenti che ne conseguono; con l'immaginazione ed la facoltà di giudicare, il potere di pensare, e la memoria; e con la forza di volontà che impiega per tutto questo. Nell'insieme, tutto è asservito alla volontà della ragione. Ma non permette che l'una o l'altra di queste forze e arti eccedano ciò a cui sono destinate, e poi gettare indietro il resto.
 
==Il mondo di coloro che amano Dio==