Nuova pagina: ==L'Aldilà== File:Ishtar goddess.jpg|200px|thumb|right|Il Rilievo Burney conservato al British Museum di Londra. Altorilievo in terracotta del XIX secolo a.C. Questa opera templa...
Il cuneiforme è uno dei segni cuneiformi che rende la nozione di "Inferi"[2] qui intesi come mondo sotterraneo, luogo dove risiedono i morti. Tale segno cuneiforme è il segno che indica anche la "montagna", ma ion questo ambito è inteso come "fondamento" della "montagna": ciò che vi si nasconde "sotto", il luogo inferiore. La traslitterazione del segno cuneiforme è kur in sumerico, šadû in accadico (semitico).
I dati archeologici ci dicono della grande attenzione dei Sumeri rivolta ai loro estinti. Le tombe sono curate e i corpi sono circondati da doni, la loro posizione è come "dormiente" o raggomitolata come un "embrione": tutti dati che ci indicano la credenza in una esistenza dopo la morte. Tale esistenza infera è in un luogo circondato da sette mura, dove regna sovrana la dea Ereškigal, coadiuvata da altri sette dèi (gli Anunna) e aiutata da un esercito demòni incorrutibili. Chiunque entri negli Inferi non può più uscirne.
L'esistenza negli Inferi è piuttosto penosa e determinata non dal fatto che si siano commessi o meno dei "peccati" (nozione, quella di "peccato", sconosciuta ai Sumeri) quanto piuttosto dal modo in cui si è morti o dal numero dei figli generati in vita: più figli sono stati generati durante la propria vita e più la vita nell'Ade sumerico è "positiva".
(IT) « Allora essi si abbracciarono e baciarono l'un l'altro, essi conversarono sospirando: "Hai visto gli ordinamenti degli Inferi?"
"Io non te li dirò, amico mio, non te li dirò!
Se io infatti, ti dicessi gli ordinamenti degli Inferi,
allora tu ti sederesti e piangeresti." "Io voglio sedermi e piangere."
"Il mio corpo, al cui contatto il tuo cuore gioiva,
[ ] ...": disse:
"(il mio corpo) è mangiato dai vermi, come [un vecchio vestito].
[il mio corpo] è come una crepa della terra, pieno di polvere."
"Ahimè!": il signore gridò, e si buttò nella polvere. »
(SUX) « 243. gu2-ni gu2-da mu-ni-in-la2 ne mu-un-su-ub-be2
244. en3 tar-re im-mi-in-kuš2-u3-ne
245. a2 aĝ2-ĝa2 kur-ra igi bi2-du8
246. nu-uš-ma-ab-be2-en gu5-li-ĝu10 nu-uš-/ma-be2\-en
247. tukum-bi a2 aĝ2-ĝa2 kur-ra mu-ra-ab-[be2-en]
248. [za]-e tuš-a er2 ĝe26-e ga-tuš ga-/er2\
249. [X] šu bi2-in-tag-/ga\ šag4-zu ba-e-ḫul2
250. […]-/ši?\-du-un bi2-in-dug4
251. [… tug2 sumun]-/a\-gin7 uḫ bi2-in-/tag\
252. [… ki]-in-dar-ra-gin7 saḫar-ra a-ab-si
253. en-e u8 bi2-in-dug4 saḫar-ra ba-da-an-tuš » (Gilgameš, Enkidu e gli Inferi (versione di Nibru/Nippur in sumerico: ud re-a ud su3-ra2 re-a; lett. In quei giorni, in quei giorni lontani) 244-254 (243-253). Traduzione di Giovanni Pettinato, in La Saga di Gilgameš, p. 376-377.)
Una particolare condizione riguarda i bambini, morti prima dei loro giorni (sumerico: niĝin3-ĝar; cuneiforme: ):
(IT) « "Hai visto i miei bambini che non hanno visto la luce del sole, li hai visti?." "Sì li ho visti." "Come stanno?" "Essi giocano a una tavola d'oro e d'argento piena di dolci e miele." »
(SUX) « niĝin3-ĝar tur-tur-ĝu10 ni2-ba nu-zu igi bi2-du8-am3 igi bi2-du8-am3 a-/na\-gin7 an-ak
ĝišbanšur kug-sig17 kug-babbar lal3 i3-nun-ta e-ne im-di-e-ne » (Gilgameš, Enkidu e gli Inferi (versione di Nibru/Nippur in sumerico: ud re-a ud su3-ra2 re-a; lett. In quei giorni, in quei giorni lontani) 300-301. Traduzione di Giovanni Pettinato, in La Saga di Gilgameš, p. 380.)
Note
↑Enrico Ascalone, Mesopotamia, Milano, Electa, 2005, p. 268.
↑Il termine italiano "infero" (mondo sotterraneo) origina dal latino inferus con significato analogo. Il termine latino conserva precise corrispondenze: adharas (sanscrito, "ciò che sta sotto"), aðara (avestico, con medesimo significato); quindi dall'indoeuropeo *ṇdhero, da cui l'inglese under e il tedesco unter. Sempre dall'indoeuropeo *ṇdhero proviene il latino infra (sotto), da cui inferus: la presenza della lettera f nei termini latini è di derivazione osca, quindi dall'eredità del nome e della credenza italica dove Cuma (Campania) era inteso come luogo dell'ingresso agli Inferi.