Le religioni della Mesopotamia/Sumer e Accad/Gli Accadi: differenze tra le versioni

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Con il termine "Accadi" (anche Akkadi) si intende quel popolo che, parlante una lingua semitica, fa riferimento alla città di Akkad, capitale dell'impero "accadico" fondata dal re e condottiero Sargon (Šarru-kīnu, regno: ca. 2334-2279 a.C.).
 
Conosciamo la figura di Sargon grazie a delle iscrizioni reali votive (spesso copie paleo babilonesi) votive, rinvenute nel santuario del dio Enlil a Nippur (l'E-kur). Le prime iscrizioni lo appellano Sargon come re di Kiš. Da questa città, secondo le iscrizioni, il re Sargon compie delle spedizioni verso il meridione, sconfiggendo Lugal-Zagesi (Lugalzagesi), il re sumero di Uruk, per poi sconfiggere gli altri ''ensi'' sumerici e quindi conquistare le città di Ur, E-ninmar e Umma:. Sargon infine dichiara di aver sottomesso 50 ''ensi'' e di aver vinto 34 battaglie, fino a lavare le sue armi "grondanti di sangue" nel mare inferiore (il golfo Persico).
 
Dalla ''Lista Reale Sumerica'' sappiamo che Sargon, figlio di un coltivatore, era il coppiere del re di Kiš, Ur-Zababa., Rere che Sargon deve aver poi spodestato per usurparne il trono.
 
{{q|24. In Uruk Lugal.zage.si<br>25. (divenne) re e regnò 25 anni. <br>26. 1 re <br>27. regnò i suoi 25 anni.<br>28. Uruk con (le) arm(i) fu battuta,<br>29. la sua regalità<br>30. ad Akkad fu trasferita. <br>31. In Akkad Šarru-kīn,<br>32. suo [padre] (era) frutticoltore ("colui che fa crescere i datteri"), <br>33. coppiere di Ur-Zababa,<br>34. re di Akkad, colui (che) Akkad <br>35. costruì,<br>36. divenne re e regnò 56 anni.|''Lista Reale Sumerica'', 25-36; Traduzione di Paolo Gentili|
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Di fatto, nel XXIV secolo a.C. e per un secolo, assistiamo nella Bassa Mesopotamia a un deciso cambiamento storico: alla costellazione di città-stato (in quel momento dominate dal re sumero della città di Uruk, Lugal-Zagesi) si sostituisce un impero unificato, per mezzo di una guerra di conquista, da un re accadico (quindi semita).
 
La presenza dei Semiti nell'area della Mesopotamia è attestata sin dal periodo di Fara e Abu Salabikh (2600-2500 a.C.) e, dopo la scoperta di Ebla e della sua ormai evidente influenza, si ritiene che questa presenza possa essere ancora più antica. Di conseguenza, considerando che nemmeno i Sumeri erano degli indigeni della Mesopotamia, quanto piuttosto giunti dal subcontinente indiano o dalla regione del Caucaso, si può ritenere che nella Mesopotamia dei primi secoli storici convivessero due etnie: i Sumeri e i Semiti, con i primi in qualità di minoranza etnica<ref>Pettinato, ''Mitologia assiro-babilonese'' pp. 12-13.</ref>.
 
Il primo impero semitico fondato da Sargon parte dal golfo Persico, dove controlla le rotte commerciali che arrivano alla Valle dell'Indo, fino alla città di Tuttul, città a situata a metà tra Akkad e Mari. Il successore e figlio di Sargon, Rimuš (regno: ca. 2278-2270 a.C.), doma una rivolta delle città sumere, rivolgendosi poi a oriente per combattere contro gli Elamiti. Anche il secondo figlio di Sargon, Maništušu (regno: ca. 2269-2255 a.C.), conduce delle campagne contro gli Elamiti, ma è con Naram-Sin (regno: ca. 2254-2218 a.C.), nipote di Sargon, che l'impero accadico raggiunge il suo apogeo, sconfiggendo gli Elamiti e conquistando la Susiana, distruggendo, a occidente, la ricca e importante città di Ebla.
 
La nozione di regalità accadica, e quindi del potere, accadicaa eessa sottesa, è comunquetuttavia diversa da quella sumera,. Nota notainfatti Liverani<ref>p. 201</ref> come il re degli Accadi basaaffidi il proprio diritto e potere sulla propria forza eroica, piuttosto che riverberaregiustificarli per mezzo neidei conflitti tra le divinità poliadi delle diverse città, come accade invece per i re Sumeri. Con Naram-Sin questa sostanziale differenza tra Semiti e Sumeri raggiunge l'apice in quanto il sovrano accadico si indica e si titola come "dio", aggiungendo al proprio nome il determinativo divino ''dingir''.
 
La divinità poliade della città di Akkad è la dea Ištar (in sumero: Inanna), dea della guerra e dell'amore fisico. Ricordiamo che se le città sumere disponevano ognuna di altre divinità poliadi era la città di Nippur che ospitava l'E-kur, il santuario del re degli dèi, Enlil, quel dio supremo che decideva di volta in volta a chi affidare la sovranità del mondo, questo spiega la ragione della grande attenzione dei re accadi nei confronti di questo particolare santuario che ospiterà i monumenti celebrativi delle vittorie accadiche come a indicare alle popolazioni sumere che questo dio ha affidato al re degli accadi il governo del mondo.
 
Liverani<ref>p.202.</ref> osserva anche come la figlia di Sargon, Enkeduanna (En-ḫedu-anna; En-he<sub>2</sub>-du<sub>7</sub>-an-na), ricoprirà l'importante incarico di sacerdotessa del dio Nanna (accadico: Šin) presso il santuario sumero dell' E-kiš-nu-gal nella città di Ur, e come questo si incroci nel tentativo di investire del sacerdozio nel tempio di Ištar in Akkad una sumera. Ė evidente quindi il tentativo degli Accadi di creare un vero e proprio sincretismo religioso e politico con i Sumeri, nonostante le evidenti differenze linguistiche tra i due popoli.
 
Il primo impero semitico fondato da Sargon parte dal golfo Persico, dove controlla le rotte commerciali che arrivano alla Valle dell'Indo, fino alla città di Tuttul, città a situata a metà tra Akkad e Mari. Il successore e figlio di Sargon, Rimuš (regno: ca. 2278-2270 a.C.) doma una rivolta delle città sumere, rivolgendosi poi a oriente per combattere contro gli Elamiti. Anche il secondo figlio di Sargon, Maništušu (regno: ca. 2269-2255 a.C.), conduce delle campagne contro gli Elamiti, ma è con Naram-Sin (regno: ca. 2254-2218 a.C.), nipote di Sargon, che l'impero accadico raggiunge il suo apogeo, sconfiggendo gli Elamiti e conquistando la Susiana, distruggendo, a occidente la ricca città di Ebla.
 
La nozione di regalità, e quindi del potere, accadica e comunque diversa da quella sumera, nota Liverani<ref>p. 201</ref> come il re degli Accadi basa il proprio diritto e potere sulla propria forza eroica piuttosto che riverberare nei conflitti tra le divinità poliadi delle diverse città, come accade invece per i Sumeri. Con Naram-Sin questa sostanziale differenza raggiunge l'apice in quanto il sovrano accadico si indica e si titola come "dio", aggiungendo al proprio nome il determinativo divino ''dingir''.
 
==Note==