Le religioni della Mesopotamia/Sumer e Accad/Gli Accadi: differenze tra le versioni

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Thorkild Jacobsen<ref>pp. 178-9.</ref>, e Gentili<ref>''Sargon, re senza rivali''. Pisa, SEU, 1998, p. 31.</ref> segue, ritiene invece che Lugal-Zagesi avesse precedentemente sconfitto Ur-Zubaba, distruggendo la città di Kiš: sarà quindi Sargon, condottiero del re di Kiš, a subentrare a questo sovrano sumero e quindi a sconfiggere successivamente Lugal-Zagesi, per poi ricostruire la città (questo spiegherebbe l'iscrizione, cfr. Poebel ''PBS'' IV,1 p.176, che vuole Sargon rifondatore di Kiš).
 
Di fatto, nel XXIV secolo a.C. e per un secolo, assistiamo nella Bassa Mesopotamia a un deciso cambiamento storico: alla costellazione di città-stato (in quel momento dominate dal re sumero della città di Uruk, Lugal-Zagesi) si sostituisce un impero unificato, per mezzo delladi una guerra di conquista, da un re accadico (quindi semita).
 
La presenza dei Semiti nell'area della Mesopotamia è attestata sin dal periodo di Fara e Abu Salabikh (2600-2500 a.C.) e, dopo la scoperta di Ebla e della sua attestataormai evidente influenza, si ritiene che questa presenza debbapossa essere ancora più antica. Di conseguenza, considerando che nemmeno i Sumeri fosseroerano degli indigeni della Mesopotamia, quanto piuttosto giunti dal subcontinente indiano o dalla regione del Caucaso, si può ritenere che nella Mesopotamia dei primi secoli storici convivessero due etnie: i Sumeri e i Semiti, con i primi comein qualità di minoranza etnica<ref>Pettinato, ''Mitologia assiro-babilonese'' pp. 12-13.</ref>.
 
Il primo impero semitico fondato da Sargon parte dal golfo Persico, dove controlla le rotte commerciali che arrivano alla Valle dell'Indo, fino alla città di Tuttul, città a situata a metà tra Akkad e Mari. Il successore e figlio di Sargon, Rimuš doma una rivolta delle città sumere, rivolgendosi poi a oriente per combattere contro gli Elamiti. Anche il secondo figlio di Sargon, Maništušu, conduce delle campagne contro gli Elamiti, ma è con Naram-Sin, nipote di Sargon, che l'impero accadico raggiunge il suo apogeo, sconfiggendo gli Elamiti e conquistando la Susiana, distruggendo, a occidente la ricca città di Ebla.
 
La nozione di regalità, e quindi del potere, accadica e comunque diversa da quella sumera, nota Liverani<ref>p. 201</ref> come il re degli Accadi basa il proprio diritto e potere sulla propria forza eroica piuttosto che riverberare nei conflitti tra le divinità poliade delle diverse città, come accade invece per i Sumeri. Con Naram-Sin questa sostanziale differenza raggiunge l'apice in quanto il sovrano accadico stesso si indica e si titola come "dio" aggiungendo al proprio nome il determinativo divino ''dingir''.
 
==Note==