Le religioni della Mesopotamia/La letteratura religiosa in Mesopotamia/Gilgameš: differenze tra le versioni

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I diversi frammenti in cuneiforme ittita del così indicato ''Canto di Gilgameš''<ref>Nei colofoni della versione in lingua ittita viene infatti indicato con il determinativo SÌR ovvero per ''išhamai'' quindi come "canto", generalmente in versi, ma non è questo il caso, e comunque con accompagnamento musicale. </ref> provengono dall'antica città di Ḫattuša (oggi Boğazkale in Turchia), segnatamente dall'area del Tempio I della Città Bassa e dall'edificio K della Città Alta. Da evidenziare il fatto che il ''Canto di Gilgameš'' in lingua ittita è, a differenza di tutte le altre edizioni dell'epopea, in prosa anziché in versi.
 
Questa redazione ittita sembrerebbe raggiungere una certa unitarietà, senza tuttavia consentire di parlare di un unico "canto" ittita di Gilgameš: dalle origini di Gilgameš fino al suo incontro con Utanapištim, passando per le vicende che ineriscono alla Foresta dei Cedri e all'incontro con il guardiano, qui indicato in antico sumerico come Ḫuwawa. Alcuni frammenti dell'epopea ittita risentono comunque dell'influenza di una versione ḫurrita in quanto ne conservano i nomi propri<ref>Giuseppe Del Monte in Giovanni Pettinato, '' La Saga di Gilgameš'', p.221.</ref>.
{{q|Levo un inno al divino Gilgameš, il valente! <br>Creatala, [fece perfetta] il forte dio la figura del divino Gilgameš. [I grandi dèi] crearono la figura del divino Gilgameš: il Sole del cielo [gli] dette [la forza virile], il dio della tempesta gli dette animo di eroe. I grandi dèi crearono il divino Gilgameš: la sua figura era alta undici braccia, il suo petto largo nove spanne, il suo membro lungo tre [palmi].<br> Tutte le terre egli percorre. Arrivò ad Uruk e [...]: ogni giorno andava vincendo i giovani di Uruk|CTH 341 3: 1.A I 1- 1.A I 13. Traduzione di Giuseppe Del Monte e Giovanni Pettinato, '' La Saga di Gilgameš'', p.295; per la traslitterazione dal cuneiforme ittita cfr. Giuseppe Del Monte, ''Antologia della letteratura ittita'', Servizio Editoriale Universitario di Pisa - Aprile 2003, p. 119|[w]a-⌈al⌉-l[a-aḫ-ḫi]-⌈ia-an⌉ ⌈d⌉G[IŠ.GIM.MAŠ-un][U]R.SAG-in / ša-am-ni-ia-an-ta-an UR.SAG-iš dx[...] ⌈d⌉GIŠ.GIM.MAŠ-un ALAM-an ša-am-ni-ir-ma [šal-la-uš DINGIRmeš-uš] dGIŠ.GIM.MAŠ-un ALAM-an dUTU ŠA-ME-E-iš-[ši LÚ-na-tar] ⌈pa⌉-a-iš dU-aš-ma-aš-ši UR.SAG-tar pa-a-iš š[a-am-ni-ir-ma] šal-la-uš DINGIRmeš-uš dGIŠ.GIM.MAŠ-un ALAM-ši pá[r-ga-aš-ti] 11 AM-MA-TUM GAB-ma-aš-ši pal-ḫa-a-aš-ti 9 w[a-ak-šur] (uruu)]-ra-ga URU-ri a-ar-aš na-aš-za-kán x[...] [(nu-za)] UD.KAM-ti-li ŠA uruu-ra-ga lú.mešG[URUŠ ...] [(tar-aḫ-ḫ)]i-iš-ki-u-wa-an da-a-iš (...)|lingua=HIT}}