Antologia ebraica/Tra Dio e Uomo: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 2:
[[File:Gottlieb-Jews Praying in the Synagogue on Yom Kippur.jpg|350px|center|Ebrei in preghiera, in sinagoga]]
{{q|Se io non sono per me, chi è per me? E se io sono solo per me stesso, cosa sono? E se non ora, quando?|[[w:Hillel|Rabbi Hillel]], ''[[w:Pirkei Avot|Pirkei Avot, I.14]]''.| אם אני לא בשביל עצמי מי יהיה בשבילי? עם זאת, אם אני רק בשביל עצמי, מה אני? ואם לא עכשיו, מתי?|lingua=he}}
 
{{WIP|Monozigote}}
 
==Come serviremo==
Line 126 ⟶ 124:
==Il volto dell'uomo==
<center>'''dallo [[w:Zohar|Zohar]]'''<br/>
<small>''[[w:Spagna|Spagna]], XIII secolo''<ref name="Zohar">Testi in originale, stralci in traduzione e relativi commentari, sono reperibili presso le seguenti fonti: [[w:Giulio Busi|Giulio Busi]] (a cura di), ''Zohar. Il libro dello splendore'', traduzione di Anna Linda Callow, Einaudi, 2008; Arthur Green, ''A Guide to the Zohar'', Stanford University Press, 2004; [[w:Maurice-Ruben Hayoun|Maurice-Ruben Hayoun]], ''Lo Zohar. Alle origini della mistica ebraica'', Jaca Book, 2012; [[w:Moshe Idel|Moshe Idel]], ''Cabala ed erotismo: metafore e pratiche sessuali nella Cabala'', 1986, trad. Tiziana Villani, Mimesis, 1993; [[w:Giuseppe Laras|Giuseppe Laras]], ''La mistica ebraica e il pensiero cabbalistico dello Zohar'', CUEM, 2004; [[w:Elena Loewenthal|Elena Loewenthal]] (a cura di), ''Zohar. Il libro dello splendore. Passi scelti della Qabbalah a cura di [[w:Gershom Scholem|Gershom Scholem]]'', Einaudi, 1998; Matt, D.C., ''Zohar. Un'antologia commentata del massimo testo cabbalistico'', La Giuntina, 2011; [[w:Gershom Scholem|Gershom Scholem]] (a cura di), ''I segreti della creazione. Un capitolo del libro cabbalistico «Zohar»'', Adelphi, 2003; Gershom Scholem, ''Il nome di Dio e la teoria cabbalistica del linguaggio'', Adelphi, 1998; Gershom Scholem ''I segreti della creazione. Un capitolo del libro cabbalistico «Zohar»'', La Giuntina, 2003; Gershom Scholem, ''Major Trends in Jewish Mysticism'', Schocken Books, 1995; Isaiah Tishby, ''Wisdom of the Zohar'', tr. inglese David Goldsterin, 3 voll., Littman Library, 1989 e 1997; Rabbi [[w:Shimon bar Yochai|Shimon bar Yochai]], ''Sefer Ha-Zohar, Idra Rabba Kadusha-Il Libro dello Splendore, la Santa Maggiore Assemblea'', Providence University Inc, ULC-ITALIA, 2006. Si vedano anche i collegamenti: [http://www.kabbalah.info/italykab/open-the-zohar/scarica-lo-zohar.htm "L'Antico Testo"] interamente scaricabile in lingua originale e gratuitamente dal sito del Centro Mondiale di Studi Kabalistici ''Bnei Baruch''; [http://aleph.nli.org.il/nnl/dig/books/bk001073457.html ''Sefer haZohar'', ed. [[w:Mantova|Mantova]] (1558), alla ''National Library of Israel'', DjVu file]; [http://aleph.nli.org.il/nnl/dig/books/bk001103391.html ''Sefer haZohar'', ed. [[w:Cremona|Cremona]] (1559), alla ''National Library of Israel'', DjVu file].</ref></small></center>
 
"Il timore e il terrore di voi sarà su tutti gli animali della terra, su tutti gli uccelli del cielo, su tutto quello che si muove sulla terra; e su tutti i pesci del mare. Essi sono dati in vostro potere." (Gen. 9:2). D'ora in poi [dopo il Diluvio] ed in tutto il tempo a venire, la vostra forma sarà quella dell'uomo. Ma in principio non avevano la forma dell'uomo.<br/>
Line 152 ⟶ 150:
Tuttavia il degno ed l'assennato riconoscono la saggezza insita nell'universo e la comprendono, come è espresso da Davide: "Tutti i sentieri del Signore sono verità e grazia per chi osserva il suo patto e i suoi precetti" (Salmi 25:10). Ciò che vuole qui significare è che coloro che rispettano la natura dell'universo ed i comandamenti della Torah e il fine di tali comandamenti, chiaramente contemplano verità e grazia, e quindi fissano come proprio scopo quello che è per loro inteso come esseri umani — la comprensione. E per soddisfare i bisogni del corpo, cercano solo le cose necessarie, "pane da mangiare e vesti da indossare", e nulla che sia superfluo. Ora ciò è alquanto semplice e tutti possono ottenerlo con poco sforzo — se fossero contenti di ciò che è necessario! Ma quello che ti sembra difficile in merito a ciò, troppo difficile e troppo gravoso per noi, è solo a causa del superfluo. Poiché se cerchi quello che non è necessario, diverrà difficile trovare anche quello che è necessario, e più gli uomini desiderano ciò che è superfluo, più difficile diventa questa cosa. Non solo la forza ed i beni sono corrosi da quello che è inutile, ma anche quello che è utile viene a mancare!
 
È importante che tu osservi come la natura comprova la validità delle nostre parole. Più importante è una cosa per le creature viventi, e più comune ed economica essa è, e tutto quello che è meno necessario, e pertanto meno importante, è più raro e più costoso. Per darti un esempio: le cose più necessarie all'uomo sono aria, acqua e cibo. E di questi, l'aria è di maggiore importanza, poiché se dovesse mancargli anche per una sola frazione d'ora, egli morirebbe. E l'acqua — riuscirebbe a sopravvivere senza di essa per un giorno o due. Quindi l'aria è presente nella più grande quantità ed è la più economica. L'acqua è più importante del cibo, dato che ci sono persone che possono sopravvivere senza cibo per quattro o cinque giorni, a patto che venga loro dato da bere. Ed in ogni terra, l'acqua è più comune ed economica del cibo. E tutto ciò si applica al cibo stesso: i cibi più importanti ovunque sono più abbondanti ed economici di quelli che sono meno necessari. Muschio e ambra grigia, rubini e smeraldi — non penso che nessuno con una conoscenza perfetta possa credere che questi siano necessari all'uomo, a meno che non siano usati come mezzo di terapia, sebbene varie erbe e pietre possano essere usate al loro posto, o al posto di cose come quelle.<br/>
 
Questa è una rivelazione della misericordia di Dio, che sia benedetto, una misericordia conferita a tutta la vita fino alla più fragile di tutte le creature. E la Sua giustizia e rettitudine riguardo agli animali sono palesi, poiché nell'intero ciclo naturale del vivere e del morire non esiste una sola creatura tra tutti i tipi di animali che diventi qualcosa di straordinario per una qualche dotazione straordinaria, o perché gli sia dato un arto in più. No, tutti i poteri psichici e fisici, tutte le forze vitali e tutti gli arti conferiti ad una creatura sono parimenti conferiti all'altra. E se qualcuna manca di qualcosa, ciò avviene successivamente e non a causa della natura, ed è fatto raro, come abbiamo dimostrato.<br/>
Alla luce di queste due considerazioni, intenderai chiaramente la misericordia di Dio verso le proprie creature, che Egli sia benedetto; poiché ha dato all'essere il necessrio secondo le relative leggi, e ha creato uguali tutti gli individui di una data specie. E con questa verità in mente, il maestro tra i profeti ha detto: "Poiché tutte le sue vie sono giustizia... Egli è giusto e retto" (Deut. 32:4) e Davide lo esprime ancor più definitivamente con le parole: "Buono è il Signore verso tutti, la Sua tenerezza si espande su tutte le creature" (Salmi 145:9). Perciò ci ha dato la vita, che è il bene grande e perfetto, come abbiamo dimostrato; e la creazione della potenza che guida gli animali, questa è la compassione che ha palesato loro, come abbiamo dimostrato.<ref>''[[Guida maimonidea/Guida dei Perplessi|Moreh Novukhim]]'' III:12.</ref>
 
==Una porta nella porta==
<center>'''dallo [[w:Zohar|Zohar]]'''<br/>
<small>''[[w:Spagna|Spagna]], XIII secolo''</small></center>
{{...}}
 
"E Sara ascoltava all'ingresso della tenda, che era dietro di lui" (Gen. 18:10).<br/>
Rabbi Judah iniziò un discorso col versetto: "Suo marito è stimato alle porte, quando si siede fra gli anziani del paese" (Prov. 31:23). Disse:<br/>
Il Santo, che sia benedetto, è trascendente nella Sua gloria, è nascosto e lontano al di là di ogni comprensione; non c'è nessuno al mondo, né c'è mai stato uno la cui saggezza ed essenza Egli non eluda, poiché Egli è recondito e occultato e al di là di ogni comprensione, cosicché né gli esseri superni né gli esseri inferiori sono in grado di essere con Lui in comunione fintanto che non pronuncino le parole: "Benedetta sia la gloria del Signore dalla Sua dimora!" (Eze. 3:12)<br/>
Le creature della terra Lo pensano nell'alto, dichiarando: "La Sua gloria è nell'alto dei cieli", mentre gli esseri celesti Lo pensano nel mondo inferiore, dichiarando "La Sua gloria è in tutta la terra", fintanto che entrambi, in cielo ed in terra, si accordano dichiarando: "Benedetta sia la gloria del Signore dalla Sua dimora", perché Egli è inconoscibile e nessuno può veramente comprenderLo.<ref name="Zohar"/>
 
==Pace==