Le religioni della Mesopotamia/La letteratura religiosa in Mesopotamia/Enûma Eliš: differenze tra le versioni

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==== Ea, il dio figlio di Anu, uccide Apsû e si stabilisce nelle Acque abissali con la propria paredra Damkina, generando il dio Marduk: versi 55-84 ====
I giovani dèi vengono a conoscenza delle intenzioni di Apsû e si ammutoliscono nella paura; ma tra questi, Ea, il più intelligente, predispone un incantesimo e recitandolo lo diffondendolodiffonde sulle acque, facendo così addormentare Apsû, quindi priva della corona e dello splendore divino (accadico: ''melammû''; la radiosità terrificante che promana dalla figura divina mesopotamica) il dio primordiale e, dopo averlo costretto in catene, lo uccide. Quindi, Ea, imprigiona il paggio di Apsû, Mummu. Compiute queste gesta, Ea stabilisce nelle Acque dell'Abisso la propria residenza, indicandole con lo stesso nome del dio primordiale che aveva appena ucciso: Apsû. Lì vive ora Ea con la propria paredra, Damkina<ref>Damkina, già divinita femminile del pantheon sumerico (dove è conosciuta come Nin-ki, Signora Terra, o, successivamente come Damgalnuna e dove probabilmente consisteva in una delle manifestazioni del Dea-madre (quindi correlata a Ninḫursanga, <sup>d</sup>nin-ḫur-sağ; anche Nintu, Grande Signora, o Ninmah, Signora generatrice, Signora pedemontana, Signora dell'<nowiki></nowiki>''ḫur-sağ'', Dea madre, la cui forza consente al seme della terra e al feto di venire alla luce), e dove conservava dei culti e dei templi sia a Nippur (Nibru) che ad Adab. Nella cultura religiosa babilonese diviene la paredra di Ea (Enki) stabilendosi con lui nell'Apsû, da qui il suo epiteto babilonese di ''Sarrat Apsû'' (regina dell'Apsû).</ref>.
 
E nell'Apsû, Ea e Damkina generano il dio Marduk<ref>La paredra, sposa, di Marduk, sarà Ṣarpānītu indicata anche con l'epiteto di Erūa (in qualità di "protettrice delle donne incinte").</ref>: